Avvocato del Cameron, Alice Nkomha ha consacrato la sua carriera alla difesa dei diritti umani ed in particolare alla difesa dei diritti delle persone LGBTI, criminalizzate e perseguitate in Camerun. L’omofobia in Camerun è molto diffusa e si traduce in diverse forme di violenza e di persecuzioni nei confronti della comunità omosessuale. Per questo motivo solo due avvocati in Camerun si sono impegnati per la difesa dei diritti di persone accusate di omofobia: Alice Nkomha e Michel Togué.
Alice Nkom è stata la prima donna iscritta all’Ordine degli Avvocati di Douala nel 1969 all’età di 24 anni. Nel 2003 ha fondato un’associazione per la difesa delle persone omosessuali (ADEFHO), la sola organizzazione di questo genere esistente nel paese. Durante tutta la sua carriera si è battuta con coraggio per difendere le persone LGBTI incarcerate e per far modificare la legislazione camerunese che riconosce l’omosessualità come reato, in particolare l’art. 347bis dell’ordinanza presidenziale del 1972 che penalizza l’omosessualità. Nel 2005 l’avvocato ha difeso11 omosessuali arrestati e nel 2013 ha ottenuto il primo proscioglimento di due giovani omosessuali.
Per il suo impegno Alice Nkomha ha ricevuto diverse minacce. Nel 2011, ha rischiato di essere arrestata per aver ricevuto un premio per i diritti umani dell’Unione Europea. E’ stata arrestata senza che la polizia le indicasse l’accusa per aver incontrato alcuni clienti e il Ministro della giustizia ha attivato la procedura per la radiazione dall’albo degli avvocati per « promozione dell’omosessualità. Numerosi colleghi non la sostengono e l’accusano al contrario di indirizzare verso la perdizione i giovani camerunesi.
Nel 2013 ha rappresentato un cliente arrestato e detenuto per tre anni per aver inviato un testo giudicato a carattere omosessuale ad un altro uomo. Il cliente è morto in prigione per motivi di salute dovuti alle critiche condizioni di detenzione. Durante il processo Alice Nkomha ha ricevuto molte minacce di morte. Queste minacce sono state indirizzate anche ai suoi figli, ma malgrado le rimostranze la polizia camerunese non ha mai aperto un’indagine. Alice Nkom ha affermato che nulla la scoraggerà dal combattere per la difesa dei diritti fondamentali.
Mobilitazione internazionale.
Nel 2012, il New Yorker ha classificato Alice Nkom tra le « Figure africane più carismatiche». Le è stato anche attribuito nel 2014 il Premio per i diritti umani della sezione tedesca di Amnesty per la sua lotta a favore dei diritti LGBT in Cameron.
L’Organizzazione Avvocati per gli avvocati si è attivata per sostenerla: http://www.advocatenvooradvocaten.nl/fr/lawyers/alice-nkom/, così come l’IDHAE: http://www.idhae.org/fr-camerounnkomtogue.htm. La sua situazione è stata denunciata anche da Human Rights Watch: https://www.hrw.org/news/2012/10/24/cameroon-investigate-threats-against-rights-lawyers.
L’OIAD sostiene tutti gli avvocati che si battono per migliorare la situazione dei diritti umani in Cameron, per la difesa dei diritti delle persone LGBTI e per contrastare le minacce ripetute verso di loro.
Situazione degli avvocati in Cameron
Gli avvocati in Camerun devono affrontare diversi tipi di minacce. Il Potere, detenuto dal 1982 dal Presidente Paul Biya, sembra voler dissuadere tutte le forme di opposizione e non garantisce nessun tipo di sostegno agli avvocati che si impegnano per la tutela dei diritti umani. Allo stesso tempo, alcuni argomenti, come i diritti delle persone LGBTI restano ancora un tabù nella società camerunese e suscitano delle reazioni violente. I cittadini camerunesi confondono e accusano gli avvocati con i loro clienti omosessuali, riservando ad entrambi azioni spesso violente. Questa situazione spiega perché molti avvocati in Camerun non si occupano della tutela dei diritti umani.
La lotta contro la corruzione intrapresa dal governo è stata utile come mezzo per far tacere alcuni avvocati, tra questi Lydienne Yem Eyoum, detenuta per più di sei anni in condizioni spaventose e senza alcun rispetto dei diritti della difesa e dei principi dell’equo processo.