CCBE - Deontologia dell'avvocato europeo
Il Codice Deontologico degli Avvocati Europei risale al 28 ottobre 1988 ed è stato modificato tre volte, l’ultima delle quali nella sessione plenaria tenutasi ad Oporto il 19 maggio 2006.
Si tratta di un testo vincolante per tutti gli Stati membri: tutti gli avvocati che sono iscritti agli ordini di tali paesi (a prescindere dal fatto che tali ordini siano membri effettivi, associati o osservatori del CCBE) sono tenuti a rispettare il Codice nell’esercizio delle loro attività transnazionali all’interno dell’Unione europea, dello Spazio economico europeo e della Confederazione svizzera nonché degli stati associati e osservatori.
Il più recente è la Carta dei Principi Fondamentali dell’Avvocato Europeo, adottata all’unanimità nella sessione plenaria tenutasi a Bruxelles il 24 novembre 2006. La Carta, che enuncia dieci principi fondamentali, espressione del sostrato comune a tutte le norme nazionali e internazionali che disciplinano l’avvocatura, non è concepita come un codice deontologico ed è destinata ad essere applicata non solo negli stati membri, associati e osservatori del CCBE ma in tutt’Europa.
La Carta mira, in particolare, a venire in aiuto agli ordini forensi che, nei paesi emergenti, lottano per far riconoscere la loro indipendenza, e a far comprendere sempre di più l’importanza del ruolo dell’avvocato nella società; essa si rivolge sia agli avvocati che agli organi di giustizia, nonché ai cittadini.