L'Europa
A) LA LEGGE PROFESSIONALE FORENSE
- Art. 1 (Disciplina dell'ordinamento forense)
- Art. 7 (Prescrizioni per il domicilio)
- Art. 17 (Iscrizione e cancellazione)
- Art. 41 (Contenuti e modalità di svolgimento del tirocinio)
B) LE ALTRE FONTI DI RANGO PRIMARIO
- Legge n. 167 del 20 novembre 2017 (“Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2017”)
- Decreto del Presidente della Repubblica n. 137 del 7 agosto 2012 (“Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, a norma dell'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148”)
- Decreto Legislativo n. 59 del 26 marzo 2010 (Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno)
- Decreto Legislativo n. 206 del 9 novembre 2007 (“Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonché della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania”)
- Art. 1 (Oggetto)
- Art. 2 (Ambito di applicazione)
- Art. 3 (Effetti del riconoscimento)
- Art. 4 (Definizioni)
- Art. 5 (Autorità competente)
- Art. 7 (Conoscenze linguistiche)
- Art. 8 (Cooperazione amministrativa)
- Art. 14 (Cooperazione tra autorità competenti)
- Art. 15 (Informazioni al destinatario della prestazione)
- Art. 16 (Procedura di riconoscimento in regime di stabilimento)
- Art. 17 (Domanda per il riconoscimento)
- Art. 17-bis (Riconoscimento del tirocinio professionale)
- Art. 19 (Livelli di qualifica)
- Art. 20 (Titoli di formazione assimilati)
- Art. 21 (Condizioni per il riconoscimento)
- Art. 22 (Misure compensative)
- Art. 23 (Tirocinio di adattamento e prova attitudinale)
- Art. 24 (Esecuzione delle misure compensative)
- Art. 25 (Disposizioni finanziarie)
- Decreto Legislativo n. 96 del 2 febbraio 2001 (“Attuazione della direttiva 98/5/CE volta a facilitare l'esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata acquisita la qualifica professionale”)
- Art. 1 (Ambito di applicazione
- Art. 2 (Qualifica professionale)
- Art. 3 (Definizioni)
- Art. 4 (Esercizio delle attività professionali)
- Art. 5 (Norme applicabili)
- Art. 6 (Iscrizione)
- Art. 7 (Uso del titolo)
- Art. 8 (Prestazioni giudiziali)
- Art. 9 (Patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori)
- Art. 10 (Prestazioni stragiudiziali)
- Art. 11 (Procedimenti disciplinari)
- Art. 12 (Condizioni)
- Art. 13 (Procedimento per la dispensa)
- Art. 14 (Attività di durata inferiore nel diritto nazionale)
- Art. 15 (Uso del doppio titolo)
- Art. 38 (Attività professionale pregressa)
- Legge n. 526 del 21 dicembre 1999 (“Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 1999”)
- Decreto del Presidente della Repubblica n. 394 del 31 agosto 1999 (“Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286")
- Legge n. 40 del 6 marzo 1998 (“Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”)
- Legge n. 146 del 22 febbraio 1994 (“Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 1993”)
- Legge n. 31 del 9 febbraio 1982 (“Libera prestazione di servizi da parte degli avvocati cittadini degli Stati membri delle Comunità europee”)
- Art. 1 (Qualifica professionale)
- Art. 3 (Uso del titolo)
- Art. 4 (Doveri)
- Art. 5 (Incompatibilità)
- Art. 6 (Prestazioni giudiziali)
- Art. 7 (Prestazioni stragiudiziali)
- Art. 8 (Patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori)
- Art. 9 (Obbligo e contenuto della comunicazione)
- Art. 10 (Documentazione)
- Art. 11 (Disciplina professionale)
- Art. 12 (Adempimenti dei consigli dell'ordine e del Consiglio nazionale forense)
- Art. 13 (Tariffe)
- Art. 14 (Adempimenti dei consigli dell'ordine degli avvocati)
- Art. 15 (Disciplina professionale
C) LE FONTI DI RANGO SECONDARIO
- Regolamento unico della previdenza forense (approvato con delibera del Comitato dei delegati della Cassa Forense del 21 febbraio 2020)
- Delibera del Garante per la protezione dei dati personali del 19 dicembre 2018 (“Regole deontologiche relative ai trattamenti di dati personali effettuati per svolgere investigazioni difensive o per fare valere o difendere un diritto in sede giudiziaria”)
- Decreto ministero della giustizia n. 17 del 9 febbraio 2018 (“Regolamento recante la disciplina dei corsi di formazione per l'accesso alla professione di avvocato, ai sensi dell'articolo 43, comma 2, della legge 31 dicembre 2012, n. 247”)
- Decreto ministero della giustizia n. 178 del 16 agosto 2016 (“Regolamento recante le disposizioni per la tenuta e l’aggiornamento di albi, elenchi e registri da parte dei Consigli dell’ordine degli avvocati, nonché in materia di modalità di iscrizione e trasferimento, casi di cancellazione, impugnazioni dei provvedimenti adottati in tema dai medesimi Consigli dell’ordine, ai sensi dell’articolo 15, comma 2, della legge 31 dicembre 2012, n. 247”)
- Decreto ministero della giustizia n. 70 del 17 marzo 2016 (“Regolamento recante la disciplina per lo svolgimento del tirocinio per l'accesso alla professione forense ai sensi dell'articolo 41, comma 13, della legge 31 dicembre 2012, n. 247”).
- Decreto ministero della giustizia n. 47 del 25 febbraio 2016 (“Regolamento recante disposizioni per l'accertamento dell'esercizio della professione forense”)
- Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 84 del 15 giugno 2015 (“Regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche”)
- Codice deontologico forense (approvato dal Consiglio Nazionale Forense nella seduta del 31 gennaio 2014 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre 2014)
- Delibera del Comitato dei delegati della Cassa Forense del 31 gennaio 2014 (“Regolamento di attuazione dell’art. 21 commi 8 e 9 legge n. 247/2012”)
- Decreto ministero della giustizia n. 191 del 28 maggio 2003 (“Regolamento di cui all'articolo 9 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115[1], in materia di prova attitudinale per l'esercizio della professione di avvocato”)
- Codice deontologico degli avvocati europei (approvato dal Conseil des barreaux européens il 28 ottobre 1988)