Il Consiglio Nazionale Forense è l’organismo apicale istituzionale dell’Avvocatura e rappresenta l’intera classe forense.

Sentenze

Sentenze 2022

APRILE 

  • C-140/20 Commissioner of the Garda Síochána e a. - Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 5 aprile 2022 – Trattamento dati personali – riservatezza - La Corte conferma che il diritto dell’Unione osta alla conservazione generalizzata e indifferenziata, per finalità di lotta ai reati gravi, dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all’ubicazione riguardanti le comunicazioni elettroniche

 

MARZO

  • C-96/21 CTS Eventim AG & Co. KGaA, - Sentenza della Corte di giustizia (Ottava Sezione) del 31 marzo 2022 Tutela dei consumatori – Direttiva 2011/83/UE – Diritto di recesso - Acquisto online di biglietti per eventi culturali o sportivi: la Corte di giustizia precisa i casi nei quali non vi è diritto di recesso. Come nel caso di acquisto diretto presso l’organizzatore di detti eventi, non vi è diritto di recesso in caso di acquisto presso un intermediario nei limiti in cui il rischio economico connesso all’esercizio di tale diritto ricadrebbe sull’organizzatore

  • C-433/20 Austro-Mechana - Sentenza della Corte di giustizia (Seconda Sezione) del 24 marzo 2022 - L’eccezione detta per «copia privata» ai sensi della direttiva sul diritto d’autore si applica alla memorizzazione nel cloud di una copia a fini privati di un’opera protetta. I titolari dei diritti devono ricevere un equo compenso che, tuttavia, non deve essere necessariamente imposto ai fornitori del cloud

  • C-117/20 bpost e C-151/20 Nordzucker e a. - Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 22 marzo 2022 - Cumulo di procedimenti e di sanzioni di natura penale nel diritto della concorrenza: la Corte precisa la tutela offerta dal diritto dell’Unione contro la duplice incriminazione.

  • C-508/19 Prokurator Generalny - Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 22 marzo 2022 - La Corte dichiara irricevibile la domanda di pronuncia pregiudiziale di un organo giurisdizionale polacco, che chiede se il diritto dell’Unione gli conferisca il potere, di cui esso non dispone in base al diritto polacco, di accertare l’inesistenza del rapporto di servizio di un giudice in ragione di vizi relativi all’atto di nomina di quest’ultimo

 

FEBBRAIO

  • C-452/20 Agenzia delle dogane e dei monopoli e Ministero dell'Economia e delle Finanze - Sentenza della Corte di giustizia (Prima Sezione) del 24 febbraio 2022 - Lotta al consumo di tabacco tra i giovani: gli Stati membri possono infliggere sanzioni amministrative agli operatori economici che violano il divieto di vendita ai minori, quali la sospensione della loro licenza all’esercizio dell’attività per 15 giorni

  • C-143/20 A e C-213/20 A. Towarzystwo Ubezpieczeń Życie S.A. – Libertà di stabilimento - Contratti di assicurazione «unit-linked» - Sentenza della Corte di giustizia (Terza Sezione) del 24 febbraio 2022 - La Corte precisa la portata dell’obbligo di informazione precontrattuale in materia di contratti collettivi di assicurazione sulla vita «unit–linked»

  • C-389/20 CJ / Tesorería General de la Seguridad Social (TGSS) – Politica sociale - Sentenza della Corte di giustizia (Terza Sezione) del 24 febbraio 2022 - La normativa spagnola che esclude i collaboratori domestici - quasi esclusivamente donne - dalle prestazioni di disoccupazione è contraria al diritto dell’Unione

  • C-562/21 PPU e C-563/21 PPU Openbaar Ministerie - Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 22 febbraio 2022 - Rifiuto di eseguire un mandato d’arresto europeo: la Corte precisa i criteri che consentono all'autorità giudiziaria dell’esecuzione di valutare il rischio eventuale di violazione del diritto fondamentale della persona ricercata a un equo processo

  • C-430/21 RS - Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 22 febbraio 2022 Stato di Diritto – Primato del diritto dell’Unione - Il diritto dell’Unione osta a una norma nazionale, in forza della quale i giudici nazionali non sono competenti a esaminare la conformità al diritto dell’Unione di una normativa nazionale dichiarata conforme alla Costituzione da una sentenza della Corte costituzionale dello Stato membro

  • C-483/20 Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides - Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 22 febbraio 2022 - Spazio di Libertà Sicurezza e Giustizia - Unità del nucleo familiare - Protezione già accordata - Uno Stato membro può esercitare la sua facoltà di dichiarare inammissibile una domanda di protezione internazionale con la motivazione che al richiedente è già stato concesso lo status di rifugiato da parte di un altro Stato membro

  • C-156/21 Ungheria/Parlamento e Consiglio e C-157/21 Polonia/Parlamento e Consiglio - Sentenze della Corte di giustizia (Seduta Plenaria) del 16 febbraio 2022 - Misure di protezione del bilancio dell’Unione: la Corte di giustizia, riunita in seduta plenaria, respinge i ricorsi proposti dall’Ungheria e dalla Polonia contro il meccanismo di condizionalità che subordina il beneficio di finanziamenti provenienti dal bilancio dell’Unione al rispetto da parte degli Stati membri dei principi dello Stato di diritto

  • C-522/20 OE / VY- Sentenza della Corte di giustizia (Terza Sezione) del 10 febbraio 2022 Cooperazione giudiziaria in materia civile - Residenza abituale di un coniuge - Criterio di cittadinanza - Il periodo di residenza richiesto affinché i giudici di uno Stato membro esercitino la loro competenza a statuire su una domanda di divorzio può validamente dipendere dalla cittadinanza dell’attore

  • C-485/20 HR Rail - Sentenza della Corte di giustizia (Terza Sezione) del 10 febbraio 2022 – Politica sociale - Un lavoratore disabile, compreso quello che svolge un tirocinio post-assunzione, che sia dichiarato inidoneo ad esercitare le funzioni essenziali del posto da lui occupato può beneficiare della riassegnazione ad un altro posto per il quale dispone delle competenze, delle capacità e delle disponibilità richieste

  • C‑20/21 JW, HD, XS /LOT Polish Airlines - Sentenza della Corte di giustizia (Nona Sezione) del 3 febbraio 2022 – 

 

GENNAIO 

  • C-788/19 Commissione/Spagna – Sentenza della Corte di giustizia (Prima Sezione) del 27 gennaio 2022 - Obbligo di informazione in materia fiscale - Libertà di circolazione dei capitali.  La normativa nazionale che obbliga i soggetti fiscalmente residenti in Spagna a dichiarare i loro beni o i loro diritti situati all’estero è contraria al diritto dell’Unione.

  • C-432/20 Landeshauptmann von Wien – Sentenza della Corte di giustizia (Terza Sezione) del 20 gennaio 2022 - Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica di immigrazione. 

  • Il cittadino di paese terzo non perde il suo status di soggiornante di lungo periodo se la sua presenza nel territorio dell’Unione si limita, durante un periodo di dodici mesi consecutivi, a qualche giorno soltanto.

  • Causa C-261/20 Thelen Technopark Berlin - Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 18 gennaio 2022 - Libera prestazione di servizi – Onorari Architetti ingegneri – Tariffe minime. Sebbene la Corte abbia già dichiarato che la normativa tedesca che fissa tariffe minime per le prestazioni di architetti e ingegneri (HOAI) è contraria alla direttiva «servizi», un giudice nazionale, chiamato a pronunciarsi su una controversia tra privati, non è tenuto, sulla sola base del diritto dell’Unione, a disapplicare tale normativa tedesca

ARCHIVIO SENTENZE

DICEMBRE

Causa C-251/20 Gtflix Tv / Dr. - Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 21 dicembre 2021- Cooperazione giudiziaria in materia civile – Competenza giurisdizionale ed esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale – risarcimento del danno.

L’articolo 7, punto 2, del regolamento (UE) n. 1215/2012 deve essere interpretato nel senso che una persona che, ritenendo lesi i propri diritti a causa della diffusione di frasi denigratorie nei suoi confronti su Internet, agisca contemporaneamente ai fini, da un lato, della rettifica dei dati e della rimozione dei contenuti messi in rete che la riguardano e, dall’altro, del risarcimento del danno che sarebbe derivato da tale messa in rete può chiedere, dinanzi ai giudici di ciascuno Stato membro nel cui territorio tali frasi sono o erano accessibili, il risarcimento del danno che le sarebbe stato causato nello Stato membro del giudice adito, sebbene tali giudici non siano competenti a conoscere della domanda di rettifica e di rimozione.

Causa C-497/20 Randstad Italia / controUmana SpA, e altri - Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 21 dicembre 2021 - Appalti pubblici - Mancanza di rimedi giurisdizionali - Principi di effettività e di equivalenza. E’ conforme al diritto dell’Unione una disposizione di diritto interno che, secondo la giurisprudenza nazionale, non consente al singolo di contestare, nell’ambito di un ricorso per Cassazione dinanzi a tale giudice, la conformità al diritto dell’Unione di una sentenza del supremo organo della giustizia amministrativa.

Causa C-203/20 A.B. e a. (Révocation d’une amnistie) - Sentenza della Corte di giustizia (Terza Sezione) del 16 dicembre 2021- Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Il principio del ne bis in idem non osta all’emissione di un mandato d’arresto europeo nei confronti di persone accusate del sequestro del figlio di un ex presidente slovacco.

Causa C-490/20 V.M.A. / Stolichna obshtina, rayon «Pancharevo» - Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 14 dicembre 2021
Lo Stato membro di cui è cittadino un minore nato da una coppia dello stesso sesso è obbligato a rilasciare una carta di identità o un passaporto senza richiedere la previa emissione di un atto di nascita da parte delle sue autorità nazionali.

Causa C-484/20 - Vodafone Kabel Deutschland - Sentenza della Corte di giustizia (Nona Sezione) del 2 dicembre 2021 - Tutela dei consumatori L'articolo 62, paragrafo 4, della direttiva (UE) 2015/2366, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, dev'essere interpretato nel senso che osta a una normativa o a una prassi nazionale in base alle quali, nell'ambito di contratti a tempo indeterminato conclusi con i consumatori, il divieto di addebitare spese per l'utilizzo di strumenti di pagamento e per i servizi di pagamento si applica solo alle operazioni di pagamento disposte in esecuzione di contratti conclusi dopo il 13 gennaio 2018. Tali spese restano dunque applicabili alle operazioni di pagamento disposte dopo questa data, ma in esecuzione dei contratti a tempo indeterminato conclusi prima della stessa.

 

NOVEMBRE

 

Cause  T-710/21 R INTP e  T‑711/21 R- Roos e a./ Parlamento - Ordinanze del presidente del Tribunale del 30 novembre 2021
Il Presidente del Tribunale ha deciso di non sospendere la decisione del Parlamento europeo che condiziona l'accesso ai propri edifici alla presentazione del certificato digitale Covid-19. Secondo il Presidente, infatti, non risultano dimostrati il carattere grave, difficilmente riparabile o irreparabile dei pregiudizi allegati dai ricorrenti.

 

Causa C-3/20 - LR Ģenerālprokuratūra -  Sentenza della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 30 novembre 2021 - Privilegi e immunità dell'UE
Quando un'autorità penale constata che gli atti del governatore della banca centrale di uno Stato membro, in relazione ai quali svolge un'indagine, manifestamente non sono stati da lui compiuti in veste ufficiale, il procedimento a suo carico può proseguire giacché l'immunità di giurisdizione non è applicabile. Non sono perciò compiuti da tale governatore in veste ufficiale atti di frode, di corruzione o di riciclaggio di denaro.

 

Causa C-488/20 Delfarma - Sentenza della Corte di Giustizia (Terza Sezione) del 25 novembre 2021 - Libera circolazione delle merci
Il diritto dell’Unione osta a una normativa nazionale che prevede la scadenza ipso iure, senza valutazione di un eventuale rischio per la salute e la vita delle persone, di un'autorizzazione all'importazione parallela di un medicinale al decorso di un anno dalla scadenza dell'autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale di riferimento.

 

Causa C-102/20 StWL Städtische Werke Lauf a.d Pegnitz - Sentenza della Corte di Giustizia (Terza Sezione) del 25 novembre 2021 - Ravvicinamento delle legislazioni -
Inbox advertising: la visualizzazione nella casella di posta elettronica in arrivo di messaggi pubblicitari in una forma simile a quella di un vero e proprio messaggio di posta elettronica costituisce un uso della posta elettronica a fini di commercializzazione diretta ai sensi della direttiva 2002/58. Tali messaggi presentano un rischio di confusione che può indurre l’utente che clicchi sulla stringa corrispondente al messaggio pubblicitario ad essere reindirizzato, contro la sua volontà, a un sito Internet contenente la pubblicità di cui trattasi.


Causa C-289/20 IB - Sentenza della Corte di Giustizia (Terza Sezione) del 25 novembre 2021 - Spazio di libertà, sicurezza e giustizia - Residenza abituale di un coniuge - Divorzio Competenza giurisdizionale a statuire su una domanda di divorzio: la Corte precisa il senso e la portata della nozione di «residenza abituale» di un coniuge. Tale nozione implica che un coniuge, anche se divide la propria vita tra due Stati membri, può avere una sola residenza abituale.

 

Causa C-564/19 - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 23 novembre 2021 - Spazio di libertà, sicurezza e giustizia
Il diritto dell’Unione osta a che, a seguito di un’impugnazione nell’interesse della legge proposta dal procuratore generale, il giudice supremo nazionale dichiari l’illegittimità di una domanda di pronuncia pregiudiziale presentata da un giudice di grado inferiore, per il motivo che le questioni poste non sono rilevanti e necessarie ai fini della soluzione della controversia principale.

 

Causa C-833/19 Consiglio/Hamas - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 23 novembre 2021- Politica estera e di sicurezza comune – Lotta contro il terrorismo
La Corte conferma gli atti del Consiglio che mantengono Hamas nell'elenco europeo delle organizzazioni terroristiche. Il Tribunale non avrebbe dovuto annullare il mantenimento di Hamas in tale elenco sulla base del rilievo che il Consiglio non aveva autenticato con una firma le motivazioni individuali di tali atti.

 

Causa C-479/21 PPU Governor of Cloverhill Prison and Others - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 16 novembre 2021 - Articolo 50 TUE - Withdrawal Agreement - Trade and Cooperation Agreement - Spazio di libertà, sicurezza e giustizia - Le disposizioni dell'accordo di recesso relative al regime del mandato d'arresto europeo nei confronti del Regno Unito e le disposizioni dell'accordo di commercio e cooperazione tra l'UE e il Regno Unito relative al nuovo meccanismo di consegna sono vincolanti per l'Irlanda.

 

Causa C-821/19 Commissione / Ungheria (Configurazione come reato del sostegno ai richiedenti asilo) - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 16 novembre 2021 - Spazio di libertà, sicurezza e giustizia - Politica d'asilo
Sanzionando penalmente l’attività organizzativa realizzata al fine di consentire l’avvio di una procedura di protezione internazionale da parte di persone che non soddisfano i criteri nazionali di riconoscimento di tale protezione, l’Ungheria ha violato il diritto dell’Unione.

 

Case T-612/17 - Google e Alphabet/ Commissione (Google Shopping) - Sentenza del Tribunale (Nona Sezione ampliata) del 11 novembre 2021 - Concorrenza
Il Tribunale respinge in gran parte il ricorso di Google contro la decisione della Commissione secondo cui Google ha abusato della sua posizione dominante favorendo il proprio servizio di acquisti comparativi rispetto ai servizi di acquisti comparativi concorrenti. Viene confermata la sanzione di 2,42 miliardi di euro inflitta a Google.

Causa C-214/20 Dublin City Council - Sentenza della Corte di Giustizia (Quinta Sezione) del 11 novembre 2021 - Tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori - Nozione di “orario di lavoro”
La Corte nell’interpretare dell’articolo 2, punto 1, della direttiva 2003/88 precisa la portata della nozione di «orario di lavoro» relativamente ad un periodo di guardia in regime di reperibilità. In particolare, un periodo di guardia in regime di reperibilità effettuato da un vigile del fuoco discontinuo, durante il quale tale lavoratore esercita, con l’autorizzazione del suo datore di lavoro, un’attività professionale autonoma ma deve, in caso di convocazione di emergenza, raggiungere la caserma alla quale è assegnato entro un termine massimo di dieci minuti, non costituisce «orario di lavoro», ai sensi di tale disposizione qualora in base alle circostanze del caso risulta che i vincoli imposti a detto lavoratore durante tale periodo non sono tali da incidere obiettivamente e in maniera molto significativa sulla facoltà di quest’ultimo di gestire liberamente, nel corso di detto periodo, il tempo durante il quale le sue prestazioni professionali come vigile del fuoco non sono richieste.

Causa T-353/20 - AC Milan / EUIPO- InterES (ACM 1899 AC MILAN) - Sentenza del Tribunale (Sesta Sezione) del 10 novembre 2021 - Marchi
Il Tribunale conferma che il segno che rappresenta lo stemma della squadra di calcio AC Milan non può essere oggetto di registrazione a livello internazionale in quanto marchio che designa l'Unione per articoli di cancelleria e per ufficio. L'elevata somiglianza fonetica e la media somiglianza visiva di tale segno con il marchio denominativo anteriore tedesco MILAN comporta un rischio di confusione da parte dei consumatori che impedisce la loro protezione simultanea nell'Unione.

Causa C-91/20 - Bundesrepublik Deutschland (Maintien de l’unité familiale) - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 9 novembre 2021 - Politica di asilo - protezione internazionale - interesse superiore del bambino
La Corte ritiene conformi agli articoli 3 e  23, paragrafo 2, della direttiva 2011/95/UE le disposizioni nazionali più favorevoli che riconoscono, a titolo derivato e ai fini del mantenimento dell’unità del nucleo familiare, lo status di rifugiato al figlio minore di un cittadino di un paese terzo al quale tale status è stato riconosciuto ai sensi della direttiva stessa. Tale interpretazione permane anche nel caso in cui il figlio in questione sia nato nel territorio di detto Stato membro e possegga, tramite l’altro genitore, la cittadinanza di un altro paese terzo nel quale non sarebbe esposto al rischio di persecuzioni. Non è tuttavia applicabile ai casi in cui emerga in capo al figlio un motivo di esclusione previsto dalla direttiva stessa e questi abbia diritto, sulla base della sua cittadinanza o di altri elementi che caratterizzano il suo status giuridico personale, a un trattamento migliore rispetto a quello derivante dal riconoscimento dello status di rifugiato.

 

OTTOBRE

Causa C-462/20 - Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e a. / Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia e Ministero dell'Economia e delle Finanze - Sentenza della Corte di Giustizia (Decima Sezione) del 28 ottobre 2021- Parità di trattamento – Sicurezza sociale - Accesso a beni e servizi.

L’articolo 12, paragrafo 1, lettera e), della direttiva 2011/98/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011 e l’articolo 14, paragrafo 1, lettera e), della direttiva 2009/50/CE del Consiglio, del 25 maggio 2009 relativi alla parità di trattamento nei settori della sicurezza sociale dei cittadini dei Paesi terzi devono essere interpretati nel senso che essi non ostano a una normativa di uno Stato membro che esclude tali cittadini dal beneficio di una carta concessa alle famiglie che dà la possibilità di ottenere sconti o riduzioni tariffarie in occasione dell’acquisto di beni e servizi forniti da soggetti pubblici o privati che hanno concluso una convenzione con il governo di tale Stato membro.

Allo stesso modo non osta a una tale disciplina l’articolo 11, paragrafo 1, lettera d), della direttiva 2003/109/CE del Consiglio, del 25 novembre 2003, relativa allo status dei cittadini di Paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, purché la carta della famiglia carta non rientri, secondo la normativa nazionale di tale Stato membro, nelle nozioni di «prestazioni sociali», di «assistenza sociale» o di «protezione sociale».

La Corte ritiene invece che l’articolo 29 della direttiva 2011/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, recante norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta, deve essere interpretato nel senso che esso osta a una normativa siffatta qualora la carta per la famiglia rientri in un regime di assistenza istituito da autorità pubbliche, al quale ricorre un individuo che non disponga di risorse sufficienti a far fronte ai bisogni elementari propri e a quelli della sua famiglia.

L’articolo 11, paragrafo 1, lettera f), della direttiva 2003/109, l’articolo 12, paragrafo 1, lettera g), della direttiva 2011/98 e l’articolo 14, paragrafo 1, lettera g), della direttiva 2009/50 devono essere interpretati nel senso che essi ostano a una siffatta normativa.

Causa C-123/20 - Ferrari SpA contro Mansory Design & Holding GmbH e WH - Sentenza della Corte di Giustizia (Quinta Sezione) del 28 ottobre 2021 - Disegni o modelli comunitari – Azione per contraffazione –
La Corte chiarisce a quali condizioni l’aspetto di una parte di prodotto, nella specie quello fatto valere da Ferrari su una parte del modello FXX K, possa beneficiare, in conformità del regolamento n. 6/2002 su disegni e modelli comunitari, di una protezione in qualità di disegno o modello comunitario non registrato. Nell’interpretare l’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento n.6/2002 la Corte stabilisce che la pubblicazione di fotografie di un’autovettura, comporta la divulgazione al pubblico di un disegno o modello applicato su una parte di tale prodotto oppure su una componente di questo prodotto, in quanto prodotto complesso, purché l’aspetto di tale parte o componente sia chiaramente identificabile all’atto della divulgazione al pubblico.  Inoltre, per soddisfare la condizione del carattere individuale di cui all’articolo 6, paragrafo 1, del regolamento n. 6/2002, è necessario che la parte o componente in questione costituisca una porzione visibile del prodotto o del prodotto complesso, ben delimitata in virtù di linee, contorni, colori, forme o di una particolare struttura superficiale.

 

Causa C‑909/19 BX / Unitatea Administrativ Teritorială D. - Sentenza della Corte di Giustizia (Decima Sezione) del 28 ottobre 2021 - Tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori - Nozioni di “orario di lavoro” e di “periodo di riposo”
La Corte nell’interpretare l’articolo 2, punto 1, della direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro, stabilisce che il lasso di tempo durante il quale un lavoratore segue una formazione professionale impostagli dal suo datore di lavoro, che si svolge al di fuori del suo luogo di lavoro abituale, nei locali del prestatore dei servizi di formazione, e durante il quale egli non esercita le sue funzioni abituali, costituisce «orario di lavoro», ai sensi di tale disposizione.

 

Causa C‑319/19 -Komisia za protivodeystvie na koruptsiyata i za otnemane na nezakonno pridobitoto imushtestvo - Sentenza della Corte di Giustizia (Terza Sezione) del 28 ottobre 2021 - Cooperazione giudiziaria in materia penale - La direttiva 2014/42/UE, relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell’Unione europea, deve essere interpretata nel senso che non si applica alla normativa di uno Stato membro che prevede che la confisca dei beni acquisiti illegalmente sia disposta da un giudice nazionale nell’ambito o in seguito ad una procedura che non verte sull’accertamento di uno o più illeciti penali.

Causa C-324/20 - X-Beteiligungsgesellschaft (TVA - Paiements successifs) - Sentenza della Corte di Giustizia (Prima Sezione) del 28 ottobre 2021 - Imposta sul valore aggiunto - Prestazione di servizi - La Corte fornisce un'interpretazione di due disposizioni della direttiva 2006/112/CE. In particolare, chiarisce che una prestazione di servizi resa una tantum, che comporta una remunerazione mediante pagamenti rateizzati, non rientra nell’ambito di applicazione dell’articolo 64, paragrafo 1 della direttiva stessa. Inoltre, l’articolo 90, paragrafo 1, della direttiva dev'essere interpretato nel senso che, in presenza di un accordo di rateizzazione, il mancato pagamento di una rata del compenso prima della sua scadenza non può essere considerato un non-pagamento del prezzo ai sensi di tale disposizione, e non può, pertanto, dar luogo a una riduzione della base imponibile.

Causa C-650/19 P - Vialto Consulting/ Commissione - Sentenza della Corte di Giustizia (Prima Sezione) del 28 ottobre 2021 - Risarcimento danni - Responsabilità extracontrattuale - La Corte ha annullato la sentenza del Tribunale (T‑617/17) nella parte in cui ha respinto la censura sollevata dalla Vialto Consulting Kft. relativa alla violazione da parte della Commissione europea del diritto di essere ascoltata. La Corte ha quindi rinviato la causa al Tribunale affinché questo statuisca sull’esistenza del nesso di causalità tra la violazione del diritto ad essere ascoltato e il danno lamentato, nonché sull’effettività di tale danno, valutando così i presupposti per l’insorgenza della responsabilità extracontrattuale dell’Unione europea.

Causa C - 204/21 - Commissione/Polonia - Ordinanza del 27/10/2021 con la quale la Corte di Giustizia condanna la  Repubblica di Polonia a pagare alla Commissione europea un'ammenda di 1.000.000 di euro al giorno, dalla data di notifica dell’ordinanza e fino al giorno in cui questo Stato membro adempie agli obblighi derivanti dall'ordinanza del vicepresidente della Corte del 14 luglio 2021, Commissione/Polonia (C-204/21 R- UE: C: 2021: 593), o, in mancanza, fino al giorno della pronuncia della sentenza che porrà fine al procedimento nella causa C - 204/21.

Causa C-109/20 - PL Holdings - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 26 ottobre 2021 -  Procedimento arbitrale - Gli articoli 267 e 344 TFUE devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale che consente a uno Stato membro di concludere, con un investitore di un altro Stato membro, una convenzione di arbitrato ad hoc che presenti una clausola compromissoria di contenuto identico a quella  presente in un accordo internazionale concluso tra i medesimi Stati membri.

Causa C-428/21 PPU - Openbaar Ministerie (Droit d’être entendu par l’autorité judiciaire d’exécution) - Sentenza della Corte di Giustizia (Prima Sezione) del 26 ottobre 2021 - Cooperazione giudiziaria in materia penale -  L’articolo 27, paragrafo 3, lettera g), e paragrafo 4, nonché l’articolo 28, paragrafo 3, della decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri, come modificata dalla decisione quadro 2009/299/GAI del Consiglio, del 26 febbraio 2009, letti alla luce del diritto ad una tutela giurisdizionale effettiva garantito dall’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, devono essere interpretati nel senso che una persona consegnata all’autorità giudiziaria emittente in esecuzione di un mandato d’arresto europeo beneficia del diritto di essere ascoltata dall’autorità giudiziaria dell’esecuzione quando quest’ultima è investita, da parte dell’autorità giudiziaria emittente, di una richiesta di assenso in forza delle suddette disposizioni della decisione quadro in parola; tale audizione può avere luogo nello Stato membro emittente, essendo in tal caso le autorità giudiziarie di quest’ultimo tenute a garantire che il diritto di essere ascoltata della persona interessata sia esercitato utilmente ed efficacemente, senza la partecipazione diretta dell’autorità giudiziaria dell’esecuzione. Spetta, tuttavia, all’autorità giudiziaria dell’esecuzione aver cura di avere a disposizione elementi sufficienti, segnatamente quanto alla posizione della persona interessata, a consentirle di prendere con piena cognizione di causa– e nel pieno rispetto dei diritti della difesa della persona interessata– una decisione relativa alla richiesta di assenso formulata ai sensi dell’articolo 27, paragrafo 4, della decisione quadro 2002/584 o dell’articolo 28, paragrafo 3, della medesima, e di invitare, eventualmente, l’autorità giudiziaria emittente a fornirle urgentemente informazioni complementari.

Causa C-824/19 - Komisia za zashtita ot diskriminatsia - Sentenza della Corte  della Corte di Giustizia (Seconda Sezione) del 21 ottobre 2021 - Politica sociale - Divieto di discriminazione - L’esclusione di una persona affetta da cecità dalla possibilità di prendere parte a procedimenti penali in qualità di giurato - senza verificare se possano esserle proposte soluzioni ragionevoli caso per caso - va oltre quanto necessario a perseguire il legittimo obiettivo di garantire il principio di immediatezza e valutazione diretta degli elementi di prova, sancito dal diritto nazionale.  L’articolo 2 (2) lett. a), e l’articolo 4 (1) della direttiva 2000/78, letti alla luce degli articoli 21 e 26 della Carta nonché della Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità, devono quindi essere interpretati nel senso che ostano a che una persona affetta da cecità sia privata di qualsiasi possibilità di esercitare le funzioni di giurato in un procedimento penale.

Causa C-845/19 - Okrazhna prokuratura - Varna - Sentenza della Corte di Giustizia (Terza Sezione) del 21 ottobre 2021 - Cooperazione giudiziaria in materia penale - Direttiva 2014/42/UE - La Corte fornisce un’interpretazione della direttiva 2014/42/UE relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell’Unione europea. In primo luogo, stabilisce che la detenzione di stupefacenti a fini di spaccio rientra nell’ambito di applicazione della direttiva, anche quando tutti gli elementi del reato si collocano all’interno di un unico Stato membro. In secondo luogo, la Corte chiarisce che la direttiva -oltre alla confisca dei beni che costituiscono un vantaggio economico derivante dal reato- prevede anche la confisca dei beni appartenenti all’autore del reato che secondo il giudice nazionale derivino da altre condotte criminose, suscettibili di produrre un vantaggio economico ai sensi della direttiva stessa. Infine, la Corte stabilisce che l’articolo 8 della direttiva 2014/42/UE osta ad una normativa nazionale che permetta la confisca, a favore dello Stato, di un bene che si afferma appartenere ad una persona diversa dall’autore del reato, senza che tale persona abbia la facoltà di intervenire quale parte nel procedimento di confisca.

Causa C-282/20 - ZX (Régularisation de l'acte d'accusation) - Sentenza della Corte di Giustizia (Decima Sezione) del 21 ottobre 2021 - Cooperazione giudiziaria in materia penale - L’articolo 6 (3) della direttiva 2012/13/UE sul diritto all’informazione nei procedimenti penali e l’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale che non preveda rimedi procedurali per sanare, a seguito dell’udienza preliminare in un procedimento penale, le ambiguità e le lacune che inficiano il contenuto dell’atto di imputazione e che pregiudicano il diritto dell’imputato di ricevere informazioni dettagliate sull’accusa. Il giudice del rinvio deve, quanto più possibile, interpretare la normativa nazionale in modo che consenta al pubblico ministero di sanare le ambiguità e le lacune che inficiano il contenuto dell’atto di imputazione durante l’udienza di trattazione, salvaguardando, nel contempo, in modo effettivo ed efficace, i diritti della difesa dell’imputato. Soltanto ove il giudice del rinvio ritenga che un’interpretazione conforme in tal senso non risulti possibile, deve disapplicare la disposizione nazionale che vieta di sospendere il procedimento giurisdizionale e di restituire gli atti al pubblico ministero affinché egli formuli un nuovo atto di imputazione.

Causa C-136/20 - LU - Sentenza della Corte di Giustizia (Prima Sezione) del 6 ottobre 2021 -  Spazio di libertà, sicurezza e giustizia - Cooperazione giudiziaria in materia penale - Conformemente al principio di mutuo riconoscimento, l’articolo 5(1) della decisione quadro 2005/214 deve essere interpretato nel senso che l’autorità dello Stato di esecuzione, in linea di principio, non può - al di fuori di uno dei motivi di diniego di riconoscimento o di esecuzione espressamente previsti dalla decisione quadro stessa- rifiutare di riconoscere e di dare esecuzione ad una decisione definitiva che infligge una sanzione pecuniaria qualora l’autorità dello Stato della decisione abbia qualificato il reato come rientrante in una delle categorie di reati per i quali l’articolo 5(1) non ha previsto la verifica della doppia punibilità del fatto.

Causa C-35/20 - A - Sentenza della Corte di Giustizia  (Quinta Sezione) del 6 ottobre 2021 - Spazio di libertà sicurezza e giustizia - L’articolo TFUE e la direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, devono essere interpretati nel senso che non ostano alla normativa di uno Stato membro che imponga ai propri cittadini l’obbligo, corredato di sanzioni, di essere muniti di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità quando si recano in un altro Stato membro, quali che siano il mezzo di trasporto utilizzato e l'itinerario. Tuttavia, la sanzione deve essere proporzionata alla gravità del reato, considerata di lieve entità.

 

Causa C-487/19 - W. Ż. - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 6 ottobre 2021 - Principi del diritto dell’Unione - Stato di diritto - I trasferimenti di un giudice senza il suo consenso a un altro organo giurisdizionale o da una sezione all’altra di uno stesso organo può pregiudicare i principi di inamovibilità e di indipendenza dei giudici.

Causa C-882/19 - Sumal - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 6 ottobre 2021 - Concorrenza - La vittima di un’infrazione alle regole di concorrenza dell’Unione commessa da una società madre può chiedere alla società figlia di quest’ultima il risarcimento dei danni derivanti da tale infrazione. A tal fine, essa dovrà provare che le due società costituivano un'unità economica al momento dell’infrazione.

Causa C-538/19 - Casa Naţională de Asigurări de Sănătate e Casa de Asigurări de Sănătate Constanţa - Sentenza della Corte di Giustizia (Quarta Sezione) del 6 ottobre 2021 -

L’articolo 20 del regolamento (CE) n. 883/2004, letto in combinato disposto con l’articolo 56 TFUE, deve essere interpretato nel senso che l’assicurato che abbia ricevuto cure che figurano tra le prestazioni previste dalla normativa dello Stato membro di residenza, in uno Stato membro diverso da quello di residenza, ha diritto -conformemente alle condizioni previste dal regolamento- al rimborso integrale delle spese relative a dette cure. Questo diritto ricomprende anche il caso in cui l’assicurato -malgrado la diagnosi e la necessità di effettuare cure con urgenza fossero state confermate da un medico dello Stato membro di residenza- non ha potuto ottenere l’autorizzazione dell’istituzione competente perché le cure scelte dall’assicurato, sulla base del parere di un medico di un altro Stato membro, erano diverse e meno invasive di quelle prescritte dal medico dello Stato membro di residenza.

Causa C-544/19 - ECOTEX BULGARIA - Sentenza della Corte di Giustizia (Prima Sezione) del 6 ottobre 2021 - Libera circolazione di capitali - Principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene - L’articolo 63 TFUE, in combinato disposto con l’articolo 49, paragrafo 3, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, deve essere interpretato nel senso che esso non osta a una normativa di uno Stato membro che, al fine di contrastare l’elusione e l’evasione fiscali, vieti il pagamento in contanti oltre una certa soglia e stabilisca un regime sanzionatorio in caso di violazione di questo divieto, calcolato sulla base di una percentuale fissa applicabile all’importo del pagamento effettuato e non modulabile sulla base delle circostanze del caso di specie. La normativa deve però essere idonea a garantire la realizzazione di detti obiettivi e non eccedere quanto necessario per conseguirli.

Causa C-561/19 - Consorzio Italian Management e Catania Multiservizi - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 6 ottobre 2021 - Rinvio pregiudiziale - Articolo 267 TFUE - Un giudice nazionale avverso le cui decisioni non possa proporsi ricorso giurisdizionale di diritto interno non può essere esonerato dal proprio obbligo di sottoporre alla Corte di Giustizia una questione relativa all’interpretazione del diritto dell’Unione sollevata dinanzi ad esso per il solo motivo che ha già adito la Corte in via pregiudiziale nell’ambito del medesimo procedimento nazionale. Tuttavia, può astenersi dal sottoporre una questione pregiudiziale alla Corte per motivi di irricevibilità inerenti al procedimento dinanzi a detto giudice, fatto salvo il rispetto dei principi di equivalenza e di effettività.

Causa C-338/20 - Prokuratura Rejonowa Łódź-Bałuty - Sentenza della Corte di Giustizia (Prima Sezione) del 6 ottobre 2021 - Spazio di libertà, sicurezza e giustizia - Cooperazione giudiziaria in materia penale – Reciproco riconoscimento - L’articolo 20 (3), della decisione quadro 2005/214/GAI, relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sanzioni pecuniarie, deve essere interpretato nel senso che consente all’autorità dello Stato membro di esecuzione di rifiutare di dare esecuzione a una decisione che infligge una sanzione pecuniaria per un’infrazione stradale, qualora detta decisione sia stata notificata al suo destinatario senza essere accompagnata dalla traduzione, in una lingua a lui comprensibile, degli elementi della decisione che sono essenziali per consentirgli di comprendere ciò che gli è addebitato e di esercitare pienamente i suoi diritti della difesa, e senza che gli sia stata offerta la possibilità di ottenere una traduzione dietro sua richiesta.

Ordinanza C:2021:834 della Corte di giustizia  del 6 ottobre 2021 nella causa C-204/21 R-RAP - Commissione/ Polonia - Principi del diritto comunitario - Il vicepresidente della Corte respinge la richiesta della Polonia di revocare l'ordinanza del 14 luglio 2021, che prevede l'immediata sospensione dell'applicazione delle disposizioni nazionali relative in particolare ai poteri della sezione disciplinare della Corte suprema.

Parere 1/19  della Corte di giustizia (Grande Sezione) del 6 ottobre 2021 - Convenzione di Istanbul - I trattati non vietano al Consiglio di attendere, prima di adottare la decisione recante conclusione, da parte dell’Unione, della Convenzione di Istanbul, il «comune accordo» degli Stati membri, tuttavia il Consiglio non può modificare la procedura di conclusione di detta convenzione subordinando la conclusione alla previa constatazione di un tale «comune accordo».

 

SETTEMBRE

Causa C‑186/20 - Hydina SK - Sentenza della Corte di Giustizia (Decima Sezione) del 30 settembre 2021 - Fiscalità - Cooperazione amministrativa - L’articolo 10 del regolamento (UE) n. 904/2010 alla luce del considerando 25 del regolamento stesso va interpretato nel senso che questo non prevede termini il cui superamento può incidere sulla legittimità della sospensione di una verifica fiscale prevista dal diritto dello Stato membro richiedente in attesa della comunicazione, da parte dello Stato membro interpellato, delle informazioni richieste nell’ambito del meccanismo di cooperazione amministrativa istituito da tale regolamento.

Causa C-296/20 - Commerzbank - Sentenza della Corte di Giustizia (Sesta Sezione) del 30 settembre 2021 -  Cooperazione giudiziaria in materia civile - Convenzione di Lugano II - Qualora al momento della stipulazione di un contratto, il professionista e il consumatore fossero domiciliati in uno stesso Stato - vincolato dalla Convenzione di Lugano II - e un elemento di estraneità del rapporto giuridico si sia manifestato solo dopo la conclusione del contratto, a causa del successivo trasferimento del domicilio del consumatore in un altro Stato vincolato dalla convenzione, la competenza giurisdizionale è determinata dall’articolo 15, paragrafo 1, lettera c), della Convenzione di Lugano II.

 

Causa C‑341/20 - Commissione/Italia - Sentenza della Corte di Giustizia (Ottava Sezione) del 16 settembre 2021 - Fiscalità - Inadempimento di uno Stato – Articolo 258 TFUE – Direttiva 2003/96/CE -  Concedendo il beneficio dell’esenzione dall’accisa ai carburanti utilizzati da imbarcazioni private da diporto esclusivamente nel caso in cui tali imbarcazioni costituiscano l’oggetto di un contratto di noleggio, indipendentemente dal modo in cui esse vengono effettivamente utilizzate, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi che le incombono in forza dell’articolo 14, paragrafo 1, lettera c), della direttiva 2003/96/CE del Consiglio, del 27 ottobre 2003, che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità.

Causa C-107/19 - Dopravní podnik hl. m. Prahy - Sentenza della Corte di Giustizia (Decima Sezione) del 9 settembre 2021 – Politica sociale – Qualora emerga che i vincoli imposti a un lavoratore durante la pausa concessa nell’orario di lavoro gli impediscano di gestire liberamente il proprio tempo libero e di dedicarsi ai propri interessi, la pausa in questione costituisce «orario di lavoro» ai sensi dell’articolo 2 della direttiva 2003/88/CE.

Causa C-18/20 - Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl - Sentenza della Corte di Giustizia (Terza Sezione) del 9 settembre 2021 – Politica di asilo - Il diritto dell’Unione osta a che una domanda reiterata di protezione internazionale sia respinta in quanto inammissibile per il solo fatto che si basa su risultanze già esistenti all’epoca del procedimento relativo alla prima domanda. Inoltre, la riapertura del primo procedimento al fine di esaminare il merito della domanda reiterata non può essere subordinata alla condizione che tale domanda sia stata presentata entro un determinato termine.

Causa C-768/19 - Bundesrepublik Deutschland - Sentenza della Corte di Giustizia (Terza Sezione) del 9 settembre 2021 – Politica di asilo – La Corte fornisce un’interpretazione dell’articolo 2, lett. J., terzo comma della direttiva 2011/95/UE precisando la nozione di padre, madre o altro adulto che sia responsabile del beneficiario di protezione internazionale qualora questo sia minore e non coniugato.

C-930/19 - Stato belga (Droit de séjour en cas de violence domestique) - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 2 settembre 2021 – Cittadinanza UE - Diritto di Soggiorno -  Ai fini del mantenimento del permesso di soggiorno, un cittadino di un paese terzo vittima di atti di violenza domestica da parte del coniuge cittadino dell’UE (direttiva 2004/38)  non si trova in una situazione comparabile a quella di un cittadino di un paese terzo vittima di atti di violenza domestica commessi da parte del coniuge cittadino di un paese terzo (2003/86). La differenza di trattamento non costituisce quindi una violazione del principio di uguaglianza sancito dall’art. 20 della Carta dei diritti fondamentali.

Causa C-932/19 - OTP Jelzálogbank e a. - Sentenza della Corte di Giustizia (Sesta Sezione) del 2 settembre – Tutela dei consumatori - È compatibile con il diritto dell’Unione la normativa ungherese che vieta l’annullamento dell’intero contratto di mutuo denominato in valuta estera contenente una clausola abusiva sul divario nel cambio.

Causa C-854/19 – Vodafone - Sentenza della Corte di Giustizia (Ottava Sezione) del 2 settembre 2021 – Tutela dei consumatori - Una opzione tariffaria c.d. a “tariffa 0” che comporta una limitazione dell’utilizzo in roaming, è incompatibile con gli obblighi derivanti dall’articolo 3 del regolamento (UE) 2015/2120 che stabilisce misure riguardanti l’accesso a un’Internet aperta.

Causa C-790/19 - LG e MH (Autoriciclaggio) - Sentenza della Corte di Giustizia (Seconda Sezione) del 2 settembre 2021 – La formulazione dell’articolo 1, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2005/60, relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, non esclude che l’autore del reato principale da cui provengono i capitali riciclati possa essere l’autore del reato di riciclaggio degli stessi capitali. Questa ipotesi non è contraria al principio di ne bis in idem se i fatti che hanno dato luogo al procedimento penale non sono identici a quelli costitutivi del reato principale.

Causa C-502/20 - Institut des Experts en Automobiles - Sentenza della Corte di Giustizia (Nona Sezione) del 2 settembre 2021 - Libertà di stabilimento - libera prestazione di servizi - riconoscimento delle qualifiche professionali - L’articolo 5, paragrafo 2, della direttiva 2005/36 osta a una normativa dello Stato membro ospitante che non consente l’esercizio temporaneo o occasionale di una professione sul suo territorio a un professionista già stabilito in tale Stato membro o che si è dotato di un’infrastruttura, come un ufficio, in detto Stato membro. 

Causa C-371/20 - Peek & Cloppenburg - Sentenza della Corte di Giustizia (Sesta Sezione) del 2 settembre 2021 - Tutela dei consumatori – direttiva 2005/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio -  pratiche commerciali sleali delle imprese nei confronti dei consumatori nel mercato interno - La promozione di un prodotto attraverso la pubblicazione di un contenuto redazione si intende finanziata da un professionista quando questo fornisce una contropartita che abbia un valore patrimoniale purché ci sia un nesso certo tra il finanziamento e la pubblicazione. Rientra in questa ipotesi la messa a disposizione gratuita da parte del professionista di immagini protette da diritti di utilizzo sulle quali siano visibili i locali commerciali o i prodotti commercializzati. 

Causa C-350/20 – INPS - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 2 settembre 2021 – Politica  sociale – La normativa italiana che esclude i cittadini di paesi terzi di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettere b) e c), della direttiva 2011/98 dal beneficio di un assegno di natalità e di un assegno di maternità non è conforme all’articolo 12, paragrafo 1, lettera e), di tale direttiva.

C-930/19 - Stato belga (Droit de séjour en cas de violence domestique) - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 2 settembre 2021 – Cittadinanza UE - Diritto di Soggiorno -  Ai fini del mantenimento del permesso di soggiorno, un cittadino di un paese terzo vittima di atti di violenza domestica da parte del coniuge cittadino dell’UE (direttiva 2004/38)  non si trova in una situazione comparabile a quella di un cittadino di un paese terzo vittima di atti di violenza domestica commessi da parte del coniuge cittadino di un paese terzo (2003/86). La differenza di trattamento non costituisce quindi una violazione del principio di uguaglianza sancito dall’art. 20 della Carta dei diritti fondamentali.

LUGLIO

Causa C-804/18 – WABE - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 15 luglio 2021 – Politica sociale - Il divieto di indossare sul luogo di lavoro qualsiasi forma visibile di espressione delle convinzioni politiche, filosofiche o religiose può essere giustificato dall’esigenza del datore di lavoro di presentarsi in modo neutrale nei confronti dei clienti o di prevenire conflitti sociali.

Causa C-791/19 - Commissione/ Polonia  - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 15 luglio 2021 – Principi del diritto dell’Unione - La Corte, alla luce delle recenti riforme del potere giudiziario in Polonia, ritiene che il regime disciplinare dei giudici polacchi non sia conforme al diritto dell’Unione.

Causa C-911/19 - Fédération bancaire française (FBF) (LINK ALLA SENTENZA IN INGLESE, ITALIANO PER ORA NON DISPONIBILE) - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 15 luglio 2021 – Rinvio pregiudiziale - La procedura pregiudiziale può essere utilizzata per controllare la validità degli orientamenti dell’Autorità Bancaria Europea. Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto che gli orientamenti sulle modalità di governance e di sorveglianza dei prodotti bancari di dettaglio fossero validi.

Causa C-709/20 - The Department for Communities in Northern Ireland  - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 15 luglio 2021 – Cittadinanza UE - Principio di non-discriminazione - È compatibile con il principio di uguaglianza e di parità di trattamento dell’UE la normativa britannica sull’ottenimento del credito universale nella parte in cui esclude i cittadini dell’Unione che dispongono di un diritto di soggiorno sulla base degli accordi Brexit, ma che non soddisfano tutte le condizioni previste dalla direttiva 2004/38.

 

Causa C-795/19 - Tartu Vangla - Sentenza della Corte di Giustizia (Seconda Sezione) del 15 luglio 2021  – Politica sociale - Principio di non-discriminazione - Contrasta col diritto dell’Unione la normativa estone che prevede un’impossibilità assoluta di mantenere nelle sue funzioni un agente penitenziario la cui acutezza uditiva non sia conforme alle soglie minime di percezione sonora, senza verificare preventivamente lla sua capacità di svolgere dette funzioni..

Causa C-535/19 - A (Soins de santé publics) - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 15 luglio 2021 – Cittadinanza UE - La Corte conferma il diritto dei cittadini dell'Unione economicamente inattivi, residenti in uno Stato membro diverso da quello di origine, di essere iscritti al sistema pubblico di assicurazione malattia dello Stato membro ospitante, al fine di beneficiare di prestazioni di cure mediche finanziate da tale Stato. La Corte precisa, tuttavia, che il diritto dell'Unione non impone l'obbligo di iscrizione gratuita a detto sistema.

Causa C-30/20 - Volvo e a. - Sentenza della Corte di Giustizia (Prima Sezione) del 15 luglio 2021 – Cooperazione giudiziaria in materia civile – La Corte fornisce chiarimenti all'autorità giudiziaria competente ai sensi dell’articolo 7 del Regolamento (UE) n. 1215/2012 in caso di azione per risarcimento del danno causato da accordi collusivi sulla fissazione e sull'aumento dei prezzi di beni.

 

GIUGNO 

Causa C-784/19 - TEAM POWER EUROPE - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 3 giugno 2021 Libera circolazione dei lavoratori - Affinché si possa ritenere che un’agenzia interinale «eserciti abitualmente le sue attività» in uno Stato membro, essa deve svolgere una parte significativa delle sue attività di messa a disposizione di lavoratori in favore di imprese utilizzatrici che sono stabilite ed esercitano le loro attività nel territorio di detto Stato membro.

Causa C-650/18 - Ungheria/ Parlamento - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 3 giugno 2021 - La Corte respinge il ricorso dell’Ungheria contro la risoluzione del Parlamento europeo che avvia la procedura volta a constatare l’esistenza di un evidente rischio di violazione grave, da parte di detto Stato membro, dei valori su cui si fonda l’Unione.

Causa C-624/19 - Tesco Stores - Sentenza della Corte di Giustizia (Seconda Sezione) del 3 giugno 2021 – Politica sociale - L’articolo 157 TFUE ha efficacia diretta nelle controversie tra privati in cui è dedotta l’inosservanza del principio della parità di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e lavoratori di sesso femminile. Il principio della parità di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e lavoratori di sesso femminile sancito dal diritto dell’Unione può essere direttamente invocato, per uno «stesso lavoro» come per un «lavoro di pari valore», nelle controversie tra privati.

Causa C-65/20 - KRONE - Verlag - Sentenza della Corte di giustizia (Prima Sezione) del 10 giugno 2021– Tutela dei consumatori – Un articolo di giornale che fornisce consigli inesatti sull’utilizzo di una pianta a scopi terapeutici, dai quali sia derivato un danno alla salute del lettore, non costituisce un prodotto difettoso ai sensi del diritto dell'Unione. Di conseguenza, non è atto a far sorgere la responsabilità oggettiva dell'editore o della tipografia di detto giornale ai sensi della direttiva sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi.

Cause C-609/19, C-776/19 - C-782/19 - BNP Paribas Personal Finance - Sentenza della Corte di giustizia (Prima Sezione) del 10 giugno 2021 – Tutela dei consumatori - Un consumatore che ha sottoscritto un contratto di mutuo espresso in valuta estera e che ignora il carattere abusivo di una clausola inserita nel contratto non può essere soggetto ad alcun termine di prescrizione per la restituzione degli importi pagati sulla base di tale clausola.

Causa C-901/19 - Bundesrepublik Deutschland (nozione di “minacce gravi e individuali”) - Sentenza della Corte di Giustizia (Terza Sezione) del 10 giugno 2021 – Politica di asilo - Quando sono investite di una domanda di protezione sussidiaria, le autorità competenti degli Stati membri devono esaminare tutte le circostanze pertinenti che caratterizzano la situazione del Paese d’origine del richiedente per determinare il grado di intensità di un conflitto armato. La sistematica applicazione di un unico criterio quantitativo, quale ad esempio una soglia minima di vittime civili, potrebbe escludere persone che hanno effettivamente bisogno di protezione.

Causa C-645/19 - Facebook Ireland e a. - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 15 giugno 2021 - Protezione dati -  Regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD): la Corte precisa le condizioni di esercizio dei poteri delle autorità nazionali di controllo per il trattamento transfrontaliero di dati. In presenza di determinate condizioni, un'autorità nazionale di controllo può esercitare il suo potere di intentare un’azione dinanzi ad un giudice di uno Stato membro in caso di presunta violazione del RGPD, pur non essendo l'autorità capofila per tale trattamento.

Causa C-597/19 - M.I.C.M. - Sentenza della Corte di Giustizia (Quinta Sezione) del 17 giugno 2021 - Proprietà intellettuale - Sono ammissibili, a determinate condizioni, la registrazione sistematica di indirizzi IP di utenti e la comunicazione dei loro nomi e indirizzi postali al titolare dei diritti intellettuali o a un terzo per consentire la presentazione di un ricorso per risarcimento danni. La richiesta di informazioni da parte di un titolare dei diritti di proprietà intellettuale non può essere abusiva e deve essere giustificata e proporzionata.

Causa C-439/19 - Latvijas Republikas Saeima - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 22 giugno 2021 - Protezione dati - Il diritto dell’Unione in materia di protezione dei dati osta alla normativa lettone che obbliga l’autorità per la sicurezza stradale a rendere accessibili al pubblico i dati relativi ai punti di penalità inflitti ai conducenti per infrazioni stradali. Non è dimostrato che questo regime sia necessario per conseguire l’obiettivo perseguito, che consiste nel miglioramento della sicurezza stradale.

Causa C-718/19 - Ordre des barreaux francophones e germanophone e a. - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 22 giugno 2021 – Cittadinanza UE - Le misure di esecuzione di una decisione di allontanamento di un cittadino dell'Unione e dei suoi familiari per motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza, che si ispirano alla normativa applicabile ai cittadini dei Paesi terzi, non sono di per sé contrarie al diritto dell’Unione. Tuttavia tali restrizioni alla libertà di circolazione e al diritto di soggiorno possono essere giustificate se adottate esclusivamente in relazione al comportamento personale dell’interessato e nel rispetto del principio di proporzionalità.

Causa C-719/19 - Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 22 giugno 2021 – Cittadinanza UE - Un cittadino dell’Unione che sia stato oggetto di un provvedimento di allontanamento può beneficiare di un nuovo diritto di soggiorno nel territorio dello Stato membro ospitante soltanto dopo aver posto fine al suo soggiorno in tale territorio in modo reale ed effettivo.

 

MAGGIO

Causa C-505/19 - Bundesrepublik Deutschland (Notice rouge d’Interpol) - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 12 maggio 2021 - Il principio che vieta il cumulo delle azioni penali può ostare all’arresto, nello spazio Schengen e nell’Unione europea, di una persona interessata da una segnalazione Interpol.

Cause riunite C-83/19, C-127/19, C-195/19, C-291/19, C-355/19 e C-397/19 - Asociaţia "Forumul Judecătorilor din România" - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 18 maggio 2021 – La Corte di Giustizia, a seguito di sei rinvii pregiudiziali, si è pronunciata su una serie di riforme rumene relative all’organizzazione della giustizia, al regime disciplinare dei magistrati, alla responsabilità patrimoniale dello Stato e alla responsabilità personale dei giudici in caso di errore giudiziario.

Causa C-8/20 - L.R. - Sentenza della Corte di Giustizia (Quarta sezione) del 20 maggio  – Politica di asilo - Una domanda di protezione internazionale non può essere ritenuta inammissibile solo perché la Norvegia ha respinto una precedente domanda di asilo della stessa persona. Sebbene, infatti, detto Stato terzo partecipi parzialmente al sistema europeo comune di asilo, esso non può essere equiparato a uno Stato membro.

APRILE

Causa C-30/19, Diskrimineringsombudsmannen / Braathens Regional Aviation AB - Sentenza della Corte di Giustizia del 15 aprile 2021 (Grande Sezione) - Discriminazione - Il diritto dell’Unione osta a una normativa nazionale che impedisce a un giudice, investito di un ricorso per risarcimento fondato su un’asserita discriminazione, di constatarne la sussistenza se il convenuto accetta di pagare il risarcimento richiesto senza riconoscerla. Il solo versamento di una somma di denaro non è idoneo a garantire la tutela giurisdizionale effettiva di una persona che chieda la constatazione della discriminazione subita.

Causa C-194/19, H. A./ Belgio - Sentenza della Corte di Giustizia del 15 aprile 2021 (Grande Sezione) - Politica di asilo - Un richiedente asilo deve poter invocare delle circostanze successive all’adozione di una decisione di trasferimento contro la quale egli propone ricorso. Spetta a ciascuno Stato membro stabilire le modalità procedurali dei ricorsi giurisdizionali intesi a garantire detta tutela giurisdizionale effettiva.

Causa C-515/19 Eutelsat SA/Autorité de régulation des communications électroniques et des postes e Inmarsat Ventures SE - Sentenza della Corte di Giustizia del 15 aprile 2021 (Grande Sezione) - Telecomunicazioni -  Servizi di connessione Internet a bordo degli aerei: non è necessariamente incompatibile col quadro normativo europeo un sistema mobile via satellite che si basa principalmente, in termini di capacità dei dati trasmessi, su componenti terrestri complementari installati in modo da coprire l’intero territorio dell’Unione. La gestione rafforzata di componenti terrestri è possibile a condizione che la concorrenza non sia falsata e che il componente satellitare del sistema presenti un’utilità reale e concreta.

Causa  C-846/19, EQ / Administration de l'Enregistrement, des Domaines et de la TVA - Sentenza del 15 aprile 2021 (Grande Sezione) - IVA - L’attività di protezione di persone maggiorenni legalmente incapaci svolta da un avvocato costituisce, in linea di principio, un’attività economica. Essa può essere esentata dall’IVA se le prestazioni di servizi in questione sono strettamente connesse all'assistenza e alla previdenza sociale e se l’avvocato beneficia, per l’impresa che egli gestisce a tali fini, di un riconoscimento quale organismo avente carattere sociale.

Causa C-896/19, Repubblika / Il-Prim Ministru - Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 20 aprile 2021 - Valori dell’UE -  L’articolo 47 della Carta dei Diritti Fondamentali deve essere preso in considerazione ai fini dell’interpretazione dell’articolo 19, paragrafo 1, secondo comma TUE che impone a tutti gli Stati membri di stabilire i rimedi giurisdizionali necessari per assicurare una tutela giurisdizionale effettiva. L’articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE deve essere interpretato nel senso che non osta a disposizioni nazionali che conferiscono al Primo ministro dello Stato membro interessato un potere decisivo nel processo di nomina dei giudici, prevedendo al contempo l’intervento, in tale processo, di un organo indipendente incaricato, segnatamente, di valutare i candidati ad un posto di giudice e di fornire un parere a tale Primo ministro.

 

Causa C‑485/19, LH / Profi Credit Slovakia s. r. o - Sentenza del 22 aprile 2021 (Prima Sezione) - Tutela dei consumatori - Il principio di effettività deve essere interpretato nel senso che osta a una normativa nazionale che prevede che un’azione proposta da un consumatore ai fini della restituzione di somme indebitamente versate nell’ambito dell’esecuzione di un contratto di credito sia soggetta a un termine di prescrizione di tre anni che decorre dal giorno in cui l’arricchimento ingiustificato ha avuto luogo. L’articolo 10, paragrafo 2, e l’articolo 22, paragrafo 1, della direttiva 2008/48, come interpretati dalla sentenza del 9 novembre 2016, Home Credit Slovakia (C‑42/15, EU:C:2016:842), sono applicabili a un contratto di credito che è stato stipulato prima della pronuncia di tale sentenza e prima di una modifica della normativa nazionale operata al fine di conformarsi all’interpretazione adottata nella suddetta sentenza.

Causa C-73/20 - Oeltrans Befrachtungsgesellschaft - Sentenza della Corte del 22 aprile 2021 (Prima Sezione) -  Procedure d’insolvenza - La legge applicabile al contratto in forza del Regolamento n. 593/2008 disciplina anche il pagamento effettuato da un terzo in esecuzione dell’obbligazione contrattuale di pagamento di una delle parti del contratto, qualora, nell’ambito di una procedura di insolvenza, tale pagamento sia contestato in quanto atto pregiudizievole per la massa dei creditori.

Causa C‑826/19 - WZ / Austrian Airlines AG - Sentenza della Corte del 22 aprile 2021 (Quarta Sezione) - Trasporto aereo - Il dirottamento di un volo verso un aeroporto diverso da quello per il quale era stata effettuata la prenotazione, ma che serve la stessa città o regione, non dà di per sé diritto a una compensazione pecuniaria forfettaria. La compagnia aerea deve invece offrire di propria iniziativa al passeggero la presa in carico delle spese di trasferimento verso l’aeroporto per il quale era stata effettuata la prenotazione o, eventualmente, verso un’altra destinazione vicina con lui concordata.

 

MARZO

CAUSA C-746/18 H.K. / Prokuratuur - Sentenza della Corte di Giustizia del 2 marzo 2021 (Grande Sezione) - Rinvio pregiudiziale - Trattamento dei dati personali nel settore delle comunicazioni elettroniche.  L’accesso, per fini penali, ad un insieme di dati di comunicazioni elettroniche relativi al traffico o all’ubicazione, che permettano di trarre precise conclusioni sulla vita privata, è autorizzato soltanto allo scopo di lottare contro gravi forme di criminalità o di prevenire gravi minacce alla sicurezza pubblica.

CAUSA C-824/18 - A.B. e.a - Sentenza della Corte di Giustizia del 2 marzo 2021 (Grande Sezione) - Rinvio pregiudiziale - Stato di diritto - Sono potenzialmente suscettibili di violare il diritto dell’Unione le varie modifiche della legge polacca sul Consiglio Nazionale della Magistratura che hanno l’effetto di rimuovere il controllo giurisdizionale effettivo sulle decisioni con cui tale Consiglio presenta al Presidente della Repubblica i candidati alle funzioni di giudice presso la Corte suprema. In caso di accertata violazione, il principio del primato del diritto dell’Unione impone al giudice nazionale di disapplicare tali modifiche.

CAUSA C-362/19 P Commissione / Fútbol Club Barcelona - Sentenza della Corte di Giustizia del 4 marzo 2021 (Quinta Sezione) - Impugnazione – Aiuti di Stato – Aiuto concesso ad alcuni club calcistici professionistici – La Corte annulla la sentenza del Tribunale dell’Unione europea del 26 febbraio 2019 che ha annullato la decisione  del 4 luglio 2016 con la quale la Commissione ha statuito che la normativa spagnola introdotta nel 1990 in tema di club sportivi ha introdotto un vantaggio fiscale in materia di imposta sulle società a favore dei quattro club interessati costituendo un regime di aiuti illegale e incompatibile, e ha ordinato alla Spagna di porvi fine e di recuperare gli aiuti individuali versati ai beneficiari di tale regime.

CAUSA C-193/19 - Migrationsverket - Sentenza della Corte di Giustizia del 4 marzo 2021 (Quarta Sezione) - Controlli alle frontiere, asilo e immigrazione - I motivi attinenti al rispetto dei diritti fondamentali del cittadino di un paese terzo possono rientrare nella nozione di «motivi seri» ai sensi dell’articolo 25, paragrafo 1, della Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen. Ne consegue che uno Stato membro non può essere privato della possibilità di rilasciare un titolo di soggiorno per motivi attinenti al ricongiungimento familiare per il solo fatto che l’identità del cittadino di un paese terzo interessato non può essere comprovata in maniera certa mediante un documento di viaggio valido.

CAUSA C-392/19 - VG Bild-Kunst/Stiftung Preußischer Kulturbesitz - Sentenza della Corte di Giustizia del 9 marzo 2021 (Grande Sezione) - Proprietà intellettuale - Diritto d’autore e diritti connessi nella società dell’informazione - Quando il titolare del diritto d’autore ha adottato o imposto misure restrittive contro il framing, l’incorporazione di un’opera in una pagina Internet di un terzo, mediante tale tecnica, costituisce una messa a disposizione di tale opera ad un pubblico nuovo. Tale comunicazione al pubblico deve pertanto ricevere l’autorizzazione del titolare del diritto d’autore.

CAUSA C‑580/19 RJ/Stadt Offenbach am Main e CAUSA C‑344/19 D.J. Radiotelevizija Slovenija - Sentenze della Corte di Giustizia del 9 marzo 2021 (Grande Sezione) - Un periodo di guardia o prontezza in regime di reperibilità costituisce, nella sua interezza, orario di lavoro soltanto qualora i vincoli imposti al lavoratore pregiudichino in modo assai significativo la sua facoltà di gestire, nel corso di tale periodo, il proprio tempo libero Non sono rilevanti le difficoltà organizzative che un periodo di guardia o prontezza può determinare per il lavoratore e che sono la conseguenza di fattori naturali o della libera scelta di costui.

CAUSA C‑739/19 - VK/An Bord Pleanála - Sentenza del 10 marzo 2021 (Prima Sezione) - Libera prestazione di servizi da parte degli avvocati - Considerando l’obiettivo della buona amministrazione della giustizia, l’articolo 5 della direttiva 77/249/CEE è compatibile con l’imposizione a un avvocato che presti servizi di rappresentanza del suo cliente, di agire di concerto con un avvocato che eserciti dinanzi al giudice adito e che sarebbe in caso di necessità responsabile nei confronti di quest’ultimo. Questa imposizione non è sproporzionata in un sistema in cui entrambi gli avvocati hanno la possibilità di definire i propri rispettivi ruoli e l’avvocato che esercita dinanzi al giudice adito è, in generale, chiamato soltanto ad assistere l’avvocato prestatore al fine di consentirgli di garantire l’adeguata rappresentanza del cliente e la corretta esecuzione dei suoi obblighi nei confronti del giudice. Andrebbe invece oltre quanto necessario per conseguire l’obiettivo della buona amministrazione della giustizia, un obbligo generale di agire di concerto con un avvocato che eserciti dinanzi al giudice adito, che non consenta di tenere conto dell’esperienza dell’avvocato prestatore.

CAUSA C-112/20 - MA/Belgio - Sentenza dell’11 marzo 2021 (Decima Sezione) - L’articolo 5 della direttiva 2008/115/CE recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, in combinato disposto con l’articolo 24 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, deve essere interpretato nel senso che gli Stati membri devono tenere nella debita considerazione l’interesse superiore del minore prima di adottare una decisione di rimpatrio, accompagnata da un divieto d’ingresso, persino qualora il destinatario di tale decisione non sia un minore, bensì il padre di quest’ultimo.

 

CAUSA C-64/20 - UH/An tAire Talmhaíochta Bia agus - Sentenza della Corte di Giustizia del 17 marzo 2021 (Prima Sezione) - Il giudice di uno Stato membro è tenuto a esercitare il potere conferitogli dal diritto nazionale di dichiarare che tale Stato membro non ha correttamente recepito una direttiva dell’Unione ed è tenuto a rimediarvi.

CAUSA C-585/19 - Academia de Studii Economice din București (ASE) - Sentenza della Corte di Giustizia del 17 marzo 2021 (Quinta Sezione) - Qualora un lavoratore abbia stipulato con il medesimo datore di lavoro più contratti di lavoro, il periodo minimo di riposo giornaliero si applica ai contratti considerati nel loro insieme e non a ciascuno dei contratti considerato separatamente.

CAUSA C-488/19  - JR- Sentenza della Corte di Giustizia del 17 marzo 2021 (Prima Sezione) - Mandato d’arresto europeo - Decisione quadro 2002/584/GAI - Un mandato d’arresto europeo può essere emesso sulla base di una decisione giudiziaria dello Stato membro emittente che ordini l’esecuzione di una pena inflitta da un giudice di uno Stato terzo qualora la sentenza sia stata riconosciuta con decisione di un giudice dello Stato membro emittente. Tuttavia, l’emissione del mandato d’arresto europeo è soggetta alla condizione, da un lato, che la persona ricercata sia stata condannata a una pena privativa della libertà non inferiore a quattro mesi e, dall’altro, che il procedimento che ha portato alla pronuncia della sentenza successivamente riconosciuta nello Stato emittente abbia rispettato i diritti fondamentali. Per stabilire se un reato sia stato commesso «al di fuori del territorio dello Stato membro emittente» occorre prendere in considerazione la competenza penale dello Stato terzo che ha consentito di perseguire il reato e non quella dello Stato membro emittente.

CAUSA C-578/19 - Kuoni Travel - Sentenza del 18 marzo 2021 (Terza Sezione) - Responsabilità dell’organizzatore di viaggi per la corretta esecuzione degli obblighi derivanti dal contratto da parte di altri prestatori di servizi - L’articolo 5, paragrafo 2, terzo trattino, della direttiva 90/314/CEE deve essere interpretato nel senso che in caso di inadempimento o di cattiva esecuzione degli obblighi derivanti da un contratto concluso tra un organizzatore di un viaggio «tutto compreso» e un consumatore, l’organizzatore non può essere esonerato dalla responsabilità derivante da tale inadempimento o cattiva esecuzione qualora queste risultino dalle azioni di un dipendente di un prestatore di servizi che esegue tale contratto. Il dipendente non può essere considerato un prestatore di servizi ai fini dell’applicazione di tale disposizione.

CAUSA C-28/20 Airhelp Ltd / Scandinavian Airline System SAS – Sentenza della Corte di Giustizia del 23 Marzo 2021 (Grande Sezione) - Uno sciopero organizzato dal sindacato del personale di un vettore aereo, diretto in particolare ad ottenere aumenti salariali, non rientra nella nozione di "circostanza straordinaria" idonea a esonerare la compagnia aerea dall'obbligo di pagare una compensazione pecuniaria per la cancellazione o il ritardo prolungato dei voli interessati Ciò vale anche se lo sciopero è organizzato nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa nazionale.

CAUSA C-603/20 PPU SS / MCP - Sentenza della Corte di Giustizia del 24 Marzo 2021 (Quinta Sezione) - Spazio di libertà, sicurezza e giustizia - La competenza del giudice di uno Stato membro investito di un’azione per responsabilità genitoriale non può essere stabilita sulla base dell’articolo 10 del regolamento Bruxelles II bis in caso di sottrazione di un minore verso uno Stato terzo.

CAUSE RIUNITE  C-870/19 e C-871/19 -Prefettura Ufficio territoriale del governo di Firenze / MI e TB  - Sentenza della Corte di Giustizia del 24 marzo 2021 (Decima Sezione)- I conducenti di camion, pullman e autobus, che, in occasione di un controllo, non presentano i fogli di registrazione del cronotachigrafo relativi alla giornata del controllo e ai 28 giorni precedenti, sono soggetti a una sola sanzione, indipendentemente dal numero di fogli di registrazione mancanti.

 CAUSA C-771/19 NAMA Symvouloi Michanikoi kai Meletites AE - LDK Symvouloi Michanikoi A.E. e a./Archi Exetasis Prodikastikon Prosfigon (AEPP) e Attiko Metro A.E.- Sentenza della Corte di Giustizia del 24 Marzo 2021 (Decima Sezione) - Ravvicinamento delle legislazioni - Il diritto dell’Unione osta a una prassi nazionale secondo la quale un candidato escluso da una gara in un appalto pubblico, nel suo ricorso contro l’ammissione dell'offerta di un altro offerente, può invocare unicamente la violazione del principio di eguaglianza nella valutazione delle offerte.

FEBBRAIO

CAUSA C-481/19 - DB / Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 2 febbraio 2021 - Una persona fisica sottoposta ad un procedimento sanzionatorio amministrativo per abuso di informazioni privilegiate ha il diritto di mantenere il silenzio se le sue risposte possono far emergere la sua responsabilità per un illecito passibile di sanzioni amministrative aventi carattere penale oppure la sua responsabilità penale. Tuttavia, il diritto al silenzio non può giustificare qualsiasi mancanza di collaborazione con le autorità competenti.

CAUSE RIUNITE C-155/19 e C-156/19 - Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e Consorzio Ge.Se.Av. S.c.arl / De Vellis Servizi Globali Srl - Sentenza della Corte (Quarta Sezione) del 3 febbraio 2021 - Una federazione sportiva nazionale, come la Federazione Italiana Giuoco Calcio, può essere assoggettata alle norme in materia di affidamento degli appalti pubblici se esercita attività di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale.

CAUSA C-922/19 Stichting Waternet / MG - Sentenza della Corte di Giustizia del 3 febbraio 2021 (Sesta Sezione) - Pratiche commerciali sleali - Distribuzione di acqua potabile - La nozione di «fornitura non richiesta» (punto 29 allegato I direttiva 2005/29), deve essere interpretata nel senso che, fatte salve le verifiche che il giudice del rinvio deve effettuare, essa non comprende una pratica commerciale di una società di distribuzione di acqua potabile consistente nel mantenere l’allaccio alla rete pubblica di distribuzione di acqua in caso di trasferimento di un consumatore in un’abitazione precedentemente occupata, allorché tale consumatore non ha la possibilità di scegliere il fornitore di tale servizio, ed è a conoscenza del fatto che l’abitazione di cui trattasi è allacciata alla rete pubblica di distribuzione di acqua e che la fornitura di acqua è a pagamento.

CAUSA C‑760/19 - JCM Europe (UK) Ltd / Commissioners for Her Majesty’s Revenue and Customs - Sentenza della Corte di Giustizia del 4 febbraio 2021 (Nona Sezione) ))

CAUSA C-407/19 Katoen Natie Bulk Terminals NV e General Services Antwerp NV/Belgische Staat e C-471/19 Middlegate Europe NV/Ministerraad - Sentenza della Corte di Giustizia dell’11 febbraio 2021 (Quarta Sezione) Libertà di stabilimento - Una legge che riserva il lavoro portuale a lavoratori riconosciuti può essere compatibile con il diritto dell’Unione se mira a garantire la sicurezza nelle zone portuali e la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

CAUSA C‑673/19 - M, A, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid / Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid, T -  Sentenza della Corte di Giustizia del 24 febbraio 2021 (Quinta Sezione) -  Asilo e immigrazione – Direttiva 2008/115/CE – Principio di “non‑refoulement” (non respingimento) – Mancanza di una decisione di rimpatrio-  Gli articoli 3, 4, 6 e 15 della direttiva 2008/115/CE devono essere interpretati nel senso che essi non ostano a che uno Stato membro sottoponga a trattenimento amministrativo un cittadino di un paese terzo, il cui soggiorno nel suo territorio è irregolare, al fine di procedere al trasferimento forzato di tale cittadino verso un altro Stato membro nel quale il medesimo gode dello status di rifugiato, qualora questo stesso cittadino si sia rifiutato di ottemperare all’ordine impartitogli di recarsi in tale altro Stato membro e non sia possibile adottare una decisione di rimpatrio nei suoi confronti.

CAUSA C-604/19 - Gmina Wrocław / Dyrektor Krajowej informacji Skarbowej - Sentenza della Corte di Giustizia del 25 febbraio 2021 (Prima Sezione) -  Fiscalità – Imposta sul valore aggiunto (IVA) – Direttiva 2006/112/CE - La conversione del diritto di usufrutto perpetuo su un bene immobile in diritto di piena proprietà prevista da una normativa nazionale dietro pagamento di un canone costituisce una cessione di beni, ai sensi dell’art. 14, paragrafo 2, lettera a), della direttiva IVA (2006/112/CE . In tal caso, l’Ente pubblico proprietario del bene che consente all'usufruttuario di ricavare introiti dal bene aventi carattere di stabilità, fatte salve le verifiche che il giudice del rinvio, agisce in qualità di soggetto passivo, ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 1, della suddetta direttiva e non in quanto pubblica autorità, ai sensi dell’articolo 13, paragrafo 1, della stessa direttiva.

CAUSA C-940/19 - Les chirurgiens-dentistes de France e.a./Ministre des Solidarités et de la Santé e.a - Sentenza della Corte di Giustizia del 25 febbraio 2021 (Prima Sezione) - Riconoscimento delle qualifiche professionali – Direttiva 2005/36/CE  - Gli Stati membri possono autorizzare l’accesso parziale ad una delle professioni che rientrano nel meccanismo di riconoscimento automatico delle qualifiche professionali, tra le quali figurano talune professioni sanitarie.

CAUSA C-658/19 - Commissione/Spagna - Sentenza della Corte di Giustizia del 25 febbraio 2021 (Ottava Sezione) - Inadempimento di uno Stato – Articolo 258 TFUE – Direttiva (UE) 2016/680 – Trattamento dei dati personali - La Corte condanna il Regno di Spagna a versare alla Commissione europea una somma forfettaria dell’importo di EUR 15 000 000 oltre ad una penalità di EUR 89 000 al giorno per non aver adottato le disposizioni necessarie per conformarsi alla direttiva (UE) 2016/680, relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati. 

CAUSA C-129/20 - XI / Caisse pour l’avenir des enfants - Sentenza della Corte di Giustizia del 25 febbraio 2021 (Ottava Sezione) - Direttiva 2010/18/UE – Accordo quadro riveduto in materia di congedo parentale - Le clausole dell’accordo quadro sul congedo parentale allegato alla direttiva 2010/18/UE devono essere interpretate nel senso che esse non ostano a una normativa nazionale che subordina il riconoscimento del diritto al congedo parentale alla condizione che il genitore interessato abbia occupato un impiego senza interruzione per un periodo di almeno dodici mesi immediatamente precedente l’inizio del congedo parentale. Per contro, dette clausole ostano a una normativa nazionale che subordina il riconoscimento del diritto al congedo parentale allo status di lavoratore del genitore al momento della nascita o dell’adozione del figlio.

CAUSA C-804/19 -  BU / Markt24 GmbH - Sentenza della Corte di Giustizia del 25 febbraio 2021 (Prima Sezione) - competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale -  Le norme sulla competenza in materia di contratti individuali di lavoro contenute nel regolamento n. 1215/2012, devono essere interpretate nel senso che si applicano ad un ricorso giurisdizionale di un lavoratore dipendente domiciliato in uno Stato membro contro un datore di lavoro domiciliato in un altro Stato membro nel caso in cui il contratto di lavoro è stato negoziato e concluso nello Stato membro del domicilio del lavoratore e prevedeva che il luogo di esecuzione del lavoro si trovasse nello Stato membro del datore di lavoro, anche se tale lavoro non è stato eseguito per un motivo imputabile a quest’ultimo. Quando una controversia che presenta un elemento di estraneità rientra nell’ambito di applicazione ratione materiae del regolamento e il convenuto è domiciliato nel territorio di uno Stato membro, le norme uniformi di competenza previste dal regolamento n. 1215/2012 devono prevalere sulle norme nazionali sulla competenza.

CAUSA C‑857/19 - Slovak Telekom a.s./ Protimonopolný úrad Slovenskej republiky - Sentenza della Corte di Giustizia del 25 febbraio 2021 (Ottava Sezione) - Concorrenza – Articolo 102 TFUE – Abuso di posizione dominante – Ripartizione delle competenze tra la Commissione europea e le autorità nazionali garanti della concorrenza –  Il Regolamento (CE) n. 1/2003 – Gli Stati membri sono privati della competenza ad applicare gli articoli 101 e 102 TFUE quando la Commissione europea avvia un procedimento per l’adozione di una decisione che constati una violazione di tali disposizioni, se e nella misura in cui tale atto formale verte sulle stesse presunte violazioni degli articoli 101 e 102 TFUE, commesse dalla stessa o dalle stesse imprese sullo stesso o sugli stessi mercati di prodotto e sullo stesso o sugli stessi mercati geografici, nel corso dello stesso o degli stessi periodi, di quelle oggetto del o dei procedimenti precedentemente avviati da tali autorità.

GENNAIO

CAUSA C- 414/20 PPU – MM / Spetsializirana prokuratura - Sentenza della Corte di Giustizia (terza Sezione) del 13 gennaio 2021 - Un mandato d'arresto europeo deve essere considerato non valido quando non è basato su un mandato d'arresto nazionale o su qualsiasi altra decisione giudiziaria esecutiva avente stesso effetto

CAUSA C- 63/19 – Commissione europea / Repubblica italiana - Sentenza della Corte di Giustizia (quinta Sezione) del 14 gennaio 2021 - Lo sconto sul prezzo dei carburanti per i residenti della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia non comporta, di per sé, una violazione della direttiva sulla tassazione dell’energia

CAUSA C-393/19  – Okrazhna prokuratura - Haskovo e Apelativna prokuratura – Plovdiv / OM – Sentenza della Corte di Giustizia (prima Sezione) del 14 gennaio 2021  - Una normativa nazionale che consente la confisca di uno strumento utilizzato per commettere il reato di contrabbando aggravato, ma appartenente a un terzo in buona fede, è in contrasto con il diritto dell’Unione

CAUSA C-441/19 - TQ / Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid – Sentenza della Corte di Giustizia (prima Sezione) del 14 gennaio 2021 - Prima di emettere una decisione di rimpatrio nei confronti di un minore non accompagnato, uno Stato membro deve accertarsi che nello Stato di rimpatrio sia disponibile un’accoglienza adeguata per il minore

CAUSA C-843/19 Instituto Nacional de la Seguridad Social (INSS) / BT - Sentenza della Corte di Giustizia del 21 gennaio 2021 (Ottava Sezione) - L’articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 79/7/CEE del Consiglio, del 19 dicembre 1978,  relativa alla graduale attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne in materia di sicurezza sociale, deve essere interpretato nel senso che esso non osta a una normativa nazionale che, in caso di pensionamento volontario e anticipato di un lavoratore affiliato al regime generale di previdenza sociale, subordina il suo diritto a una pensione anticipata alla condizione che l’importo di quest’ultima sia almeno pari all’importo minimo di pensione al quale tale lavoratore avrebbe diritto all’età di 65 anni, quand’anche tale normativa ponga in una posizione di particolare svantaggio le lavoratrici rispetto ai lavoratori, purché tuttavia tale conseguenza sia giustificata da obiettivi legittimi di politica sociale che sono estranei a qualsiasi discriminazione fondata sul sesso.

CAUSE RIUNITE C-422/19 e C-423/19 - Hessischer Rundfunk - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 26 gennaio 2021 - Politica economica e monetaria - Uno Stato membro della zona euro può obbligare la sua amministrazione ad accettare pagamenti in contanti, ma può anche limitare tale possibilità di pagamento per un motivo d’interesse pubblico, in particolare quando il pagamento in contanti può comportare un costo irragionevole per l'amministrazione.

CAUSA C-16/19 - VL / Szpital Kliniczny im. dra J. Babińskiego Samodzielny Publiczny Zakład Opieki Zdrowotnej w Krakowie - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 26 gennaio 2021 - Politica Sociale - La prassi di un datore di lavoro, consistente nel versare un’integrazione salariale ai soli lavoratori disabili che abbiano presentato un certificato di riconoscimento di disabilità dopo una certa data da lui fissata, può costituire una discriminazione diretta o indiretta fondata sulla disabilità.

CAUSA C-649/19 - IR / Spetsializirana prokuratura - Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 28 gennaio 2021 - I diritti previsti dalla Direttiva 2012/13 non si applicano alle persone arrestate ai fini dell’esecuzione di un mandato d’arresto europeo (MAE). La Corte conferma inoltre la validità della decisione quadro relativa al MAE alla luce degli articoli 6 e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, che sanciscono, rispettivamente, il diritto alla libertà e il diritto a un ricorso giurisdizionale effettivo.

 

 

DICEMBRE

CAUSA C-398/19 – BY  e Generalstaatsanwaltschaft Berlin - Sentenza della Corte di Giustizia  (Grande sezione) del 17 dicembre 2020 – Non discriminazione - Un cittadino dell’Unione può essere estradato verso uno Stato terzo solo previa consultazione dello Stato membro di cui ha la cittadinanza. Nell’ambito di tale consultazione, allo Stato membro di cittadinanza devono essere trasmessi, dallo Stato membro richiesto, tutti gli elementi di diritto e di fatto comunicati nella domanda di estradizione e deve essere concesso un termine ragionevole per emettere un eventuale mandato d’arresto europeo nei confronti di tale cittadino.

 

CAUSA C-616/19 - MS, MW e GS v. Irlanda – Sentenza della Corte (Prima sezione) del 10 dicembre 2020 – Asilo - La Corte rileva che se uno Stato membro vincolato dalla direttiva 2005/85 e dal regolamento Dublino III, come l'Irlanda, fosse tenuto a esaminare le domande di asilo presentate da cittadini di paesi terzi che già beneficiano di protezione filiale in un altro Stato membro, questa situazione genererebbe movimenti secondari. Ritiene inoltre che mediante una protezione sufficiente si possa includere la protezione sussidiaria.

CAUSE riunite C-597/18 P,C-598/18 P,C-604/18 P - Consiglio/ K. Chrysostomides & Co. e a. - Diritto delle istituzioni – Sentenza della Corte del 16 dicembre 2020 - La Corte conferma le sentenze del Tribunale nella parte in cui queste hanno respinto i ricorsi per risarcimento danni presentati da vari soggetti privati e società a seguito di atti e comportamenti delle istituzioni dell'Unione adottati nell'ambito di un'assistenza finanziaria concessa a Cipro e subordinata alla ristrutturazione del settore bancario di tale Stato membro.

NOVEMBRE 2020

Causa C-644/18 – Commissione c. Italia Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 10 novembre 2020 – Ambiente – La Corte ha accolto il ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione e ha affermato la violazione da parte dell’Italia della Direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria ambiente. In particolare, i valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle PM10 sono stati superati in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017 e la Repubblica italiana non ha dato esecuzione a misure appropriate ed efficaci affinché il periodo di superamento dei valori limite fissati per le particelle PM10 fosse il più breve possibile.

CAUSA C-61/19 Orange Romania/Autoritatea Naţională de Supraveghere a Prelucrării Datelor cu Caracter Personal (ANSPDCP) - Sentenza della Corte di Giustizia (Seconda Sezione) dell’11 novembre 2020 - ravvicinamento delle legislazioni: Un contratto di fornitura di servizi di telecomunicazione contenente una clausola secondo cui il cliente ha acconsentito alla raccolta e alla conservazione del suo documento di identità non può dimostrare che egli ha validamente prestato il suo consenso qualora la relativa casella sia stata selezionata dal responsabile del trattamento prima della sottoscrizione del contratto

CAUSE riunite C-354/20 PPU e C-412/20 PPU - Openbaar Ministerie Conclusioni dell’avvocato generale Campos Sánchez-Bordona del 12 novembre 2020 – Cooperazione giudiziaria in materia penale - Mandato d’arresto europeo (MAE) - L’aggravamento delle carenze generalizzate che incidano sull’indipendenza della magistratura in Polonia non giustifica l’automatica non esecuzione di tutti i mandati d’arresto europei provenienti da tale Stato membro.

CAUSE C-663/18 - B S e C A Sentenza della Corte (Quarta Sezione) del 19 novembre 2020 – Agricoltura - Uno Stato membro non può vietare la commercializzazione del cannabidiolo (CBD) legalmente prodotto in un altro Stato membro, qualora sia estratto dalla pianta di Cannabis sativa nella sua interezza e non soltanto dalle sue fibre e dai suoi semi. Una limitazione agli scambi aventi ad oggetto prodotti legalmente fabbricati e commercializzati in altri Stati membri è ammissibile al fine di tutelare la salute pubblica, purché la misura non ecceda quanto necessario per il raggiungimento dell’obiettivo. Spetta al giudice nazionale stabilire che il rischio per la salute sia reale e sufficientemente dimostrato.

CAUSE C-238/19 - EZ / Bundesrepublik Deutschland Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 19 novembre 2020 – Asilo – Qualora un richiedente asilo sia fuggito a seguito del rifiuto di prestare il servizio militare in un paese nel quale è in corso una guerra civile quale quella in Siria, caratterizzata dalla commissione ripetuta e sistematica di crimini di guerra o contro l’umanità da parte dell’esercito, deve considerarsi plausibile che i motivi alla base del rifiuto siano atti a far insorgere il diritto all’ottenimento dello status di rifugiato.

 

OTTOBRE

CAUSA C-485/18 - Groupe Lactalis v Premier ministre and Others - Sentenza della Corte di giustizia del 1° ottobre 2020 - Armonizzazione legislativa - La legislazione UE che armonizza l'indicazione (obbligatoria) del paese d'origine o del luogo di provenienza degli alimenti non osta all'adozione di misure nazionali che impongono alcune indicazioni supplementari relative all'origine o alla provenienza.

CAUSA C-623/17 - Privacy International, e Cause riunite C-511/18, La Quadrature du Net e altri, C-512/18, French Data Network e altri, C-520/18, Ordre des barreaux francophones et germanophone e altri - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Camera) del 6 ottobre 2020: La Corte di giustizia conferma che il diritto dell'UE osta alla legislazione nazionale che imponga a un fornitore di servizi di comunicazione elettronica di effettuare la trasmissione o la conservazione generale e indiscriminata di dati sul traffico e dati relativi all'ubicazione allo scopo di combattere la criminalità in generale o di salvaguardare la sicurezza nazionale

CAUSA C-66/18 – Commissione c. Ungheria - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Camera) del 6 ottobre 2020 – Istruzione superiore - Le condizioni introdotte dall'Ungheria per consentire agli istituti di istruzione superiore stranieri di svolgere le loro attività sul suo territorio sono incompatibili con il diritto comunitario.

CAUSA C-568/2015 - MO / Subdelegación del Gobierno en Toledo Sentenza della Corte (Sesta Sezione) dell’8 ottobre 2020 – Procedure comuni in materia di rimpatrio – In caso di soggiorno irregolare di un cittadino di un paese terzo nel territorio di uno Stato membro, qualora una normativa nazionale preveda l’imposizione o di una sanzione pecuniaria o dell’allontanamento, la decisione di applicare tali sanzioni non può essere basata solo sulle disposizioni della direttiva 2008/115/CE.

CAUSE riunite C245/19 e C246/19 - B e a. c. Lussemburgo Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 6 ottobre 2020 – Diritto di ricorso contro una richiesta di informazioni di carattere fiscale – Nell’ambito di una procedura di cooperazione tra Stati membri, le persone che detengono le informazioni di cui è chiesta comunicazione devono poter proporre un ricorso diretto avverso tale richiesta, conformemente al diritto a un ricorso effettivo garantito dalla Carta dei diritti fondamentali. Gli Stati membri possono privare di un siffatto rimedio giurisdizionale il contribuente oggetto dell’indagine tributaria e i terzi interessati dalle informazioni di cui trattasi, purché esistano altri rimedi giurisdizionali che consentano a questi ultimi di ottenere un controllo in via incidentale sulla richiesta. Peraltro, una richiesta di informazioni può validamente avere ad oggetto categorie di informazioni, anziché informazioni precise, se tali categorie sono delimitate mediante criteri che ne determinano il carattere «prevedibilmente pertinente».

CAUSE C-558/19 Impresa Pizzarotti & C SPA Italia Sucursala Cluj / Agenţia Naţională de Administrare Fiscală – Sentenza della Corte (Sesta Sezione) dell’8 ottobre 2020 - Libera circolazione dei capitali -In linea di principio, uno Stato membro può prevedere che un trasferimento di risorse finanziarie effettuato da una succursale residente in favore della società madre stabilita in un altro Stato membro, sia riclassificato come «operazione che genera entrate», con la conseguente applicazione obbligatoria delle norme in materia di prezzi di trasferimento mentre, qualora la medesima operazione fosse stata effettuata tra una succursale e una società madre entrambe stabilite nel medesimo Stato membro, tale operazione non sarebbe stata qualificata allo stesso modo e dette norme non sarebbero state applicate.

CAUSE C-243/19 - A c. Veselības ministrija – Sentenza della Corte di Giustizia  (Seconda Sezione) del 29 ottobre 2020 - Sicurezza previdenziale per i lavoratori migranti - Il rifiuto da parte dello Stato membro di affiliazione del paziente di concedere l'autorizzazione preventiva per il rimborso delle spese sanitarie transfrontaliere quando in tale Stato membro sono disponibili cure ospedaliere efficaci, ma il metodo di trattamento utilizzato è contrario alle convinzioni religiose dell'assicurato, determina una differenza di trattamento indirettamente basata sulla religione.

 

SETTEMBRE

CAUSA C-356/19 Delfy / Travel Service Polska sp. z o.o.: Sentenza della Corte di Giustizia (Ottava Sezione) del 3 settembre 2020 Trasporti -Il passeggero il cui volo sia stato cancellato o abbia subito un ritardo prolungato può esigere il pagamento della compensazione pecuniaria prevista dal diritto dell’Unione nella valuta nazionale del suo luogo di residenza.

Causa C-356/19 - Delfy / Travel Service Polska sp. z o.o. Sentenza della Corte (Ottava Sezione) del 3 settembre 2020 Il passeggero il cui volo sia stato cancellato o abbia subito un ritardo prolungato, può esigere il pagamento dell’importo della compensazione pecuniaria prevista dall’art. 7, par. 1 del regolamento 261/2004 sui diritti dei passeggeri del traffico aereo, nella valuta nazionale avente corso legale nel suo luogo di residenza. 

Causa C-719/18 - Vivendi SA / Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni - Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 3 settembre 2020: la disposizione italiana che impedisce a Vivendi di acquisire il 28% del capitale di Mediaset è contraria al diritto dell’Unione in quanto costituisce un ostacolo vietato alla libertà di stabilimento. 

 

LUGLIO 

Causa C-129/19 - Presidenza del Consiglio dei Ministri / BV- Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 16 luglio 2020: la direttiva 2004/80 impone a ogni Stato membro l’obbligo di dotarsi di un sistema di indennizzo che ricomprenda tutte le vittime di reati intenzionali violenti commessi nel proprio territorio, e non soltanto le vittime che si trovano in una situazione transfrontaliera. Ritiene inoltre non “equo e adeguato” un indennizzo fissato senza tenere conto della gravità delle conseguenze del reato per le vittime.

Cause riunite C-133/19, C-136/19, C-137/19 - Sentenza della Corte (Terza sezione) del 16 luglio 2020. La data da prendere in considerazione per determinare se il familiare che si ricongiunge sia un «figlio minorenne» è quella di presentazione della domanda d’ingresso e di soggiorno.

Causa C-311/18 - Data Protection Commissioner contro Facebook Ireland Limited e Maximillian Schrems: Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 16 luglio 2020: la Corte ha dichiarato invalida la decisione 2016/1250 della Commissione sull’adeguatezza delle tutele offerte dal Privacy Shield: l’accordo lascia i cittadini europei privi di diritti fondamentali e di adeguate garanzie relative ai dati personali, nonché troppo esposti alla sorveglianza del governo americano.

Causa C-517/17 - Milkiyas Addis / Bundesrepublik Deutschland - Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 16 luglio 2020. La Corte fornisce un’interpretazione degli artt. 14 e 34 Dir. 2013/32/UE, sancendo l’obbligo di dare sempre al richiedente protezione internazionale la facoltà di sostenere un colloquio personale a sostegno delle proprie ragioni, prima dell’adozione di una decisione di inammissibilità e a pena di annullamento di quest’ultima.

Causa C-80/19 - E.E. - Sentenza della Corte (Prima Sezione) del 16 luglio 2020: Cooperazione giudiziaria in materia civile. La Corte fornisce un’interpretazione del Regolamento 650/12 con riferimento alla nozione di «successione con implicazioni transfrontaliere» e di «residenza abituale del defunto». Si sofferma poi sull’eventuale qualificazione del notaio come «organo giurisdizionale» con conseguente assoggettamento dello stesso alle norme di competenza giurisdizionale.

Causa C-424/19 - Cabinet de avocat UR/Administraţia Sector 3 a Finanţelor Publice prin Direcţia Generală Regională a Finanţelor Publice Bucureşti e.a. - Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 16 luglio 2020: La Corte qualifica gli avvocati come “soggetti passivi” ai sensi dell’art. 9, par. 1, della direttiva 2006/112/CE. Stabilisce inoltre che nell’ambito di una controversia relativa all’IVA il diritto dell’Unione osta a che un giudice nazionale applichi il principio dell’autorità di cosa giudicata, qualora l’applicazione di tale principio costituisca un ostacolo a che detto giudice prenda in considerazione la normativa dell’Unione in materia di IVA.

 

GIUGNO

Causa C-36/20 – PPU - VL e Ministerio Fiscal - Sentenza della Corte di Giustizia (Quarta sezione) del 25 giugno 2020 - Politica comune d’asilo- Un giudice istruttore chiamato a pronunciarsi sul trattenimento di un cittadino di un paese terzo in situazione irregolare rientra nella nozione di «altre autorità» preposte, a ricevere e registrare domande di protezione internazionale.

Causa C‑639/18 - KH/ Sparkasse Südholstein - Sentenza della Corte di Giustizia (prima sezione) del 18 giugno 2020: Ravvicinamento delle legislazioni.  La fissazione, mediante clausola aggiuntiva, di un nuovo tasso di interesse per la restituzione di un prestito pattuito con un istituto di credito attraverso un contratto iniziale, costituisce a sua volta un contratto aggiuntivo avente per oggetto servizi finanziari a cui deve applicarsi la direttiva CE/2002/65.

Causa C-74/19 LE / Transportes Aéreos Portugueses SA - Sentenza della Corte di Giustizia (Quarta sezione) del 11 giugno 2020 - Il comportamento molesto di un passeggero su un volo aereo può costituire una «circostanza eccezionale» tale da esonerare la compagnia aerea dall’obbligo di compensazione pecuniaria per la cancellazione o il ritardo prolungato di detto volo o di un volo successivo

Causa C219/19 Parsec Fondazione Parco delle Scienze e della Cultura / Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) - Sentenza della Corte di Giustizia (Decima sezione) dell’11 giugno 2020: Ravvicinamento delle legislazioni. La direttiva 201/24/UE sugli appalti pubblici, impedisce ad una normativa nazionale di escludere enti senza scopo di lucro dalla possibilità di partecipare a una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico.

Causa C581/18 RB/TÜV Rheinland LGA Products GmbH, Allianz IARD SA - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande sezione) dell’11 giugno 2020: non discriminzione. La clausola di un contratto tra una compagnia assicurativa e un produttore di dispositivi medici che limiti l’estensione geografica della copertura assicurativa della responsabilità civile ai soli danni verificatisi nel territorio di un unico Stato membro non rientra, allo stato attuale del diritto dell’Unione, nel divieto di discriminazione in base alla nazionalità (articolo 18 TFEU).

Causa C495/19 Kancelaria Medius SA/RN - Sentenza della Corte di Giustizia (Sesta sezione) del 4 giugno 2020: tutela dei consumatori. La Direttiva 93/13/CEE del Consiglio ammette la possibilità che un giudice nazionale di statuire in contumacia del consumatore per l’adozione di mezzi istruttori necessari a valutare d’ufficio il carattere abusivo delle clausole contrattuali.

Causa C430/19 SC C.F. SRL/ A.J.F.P.M., D.G.R.F.P.C. - Sentenza della Corte di Giustizia (Nona sezione) del 4 giugno 2020: Fiscalità imposta sul valore aggiunto. Il principio generale del diritto dell’Unione del rispetto dei diritti della difesa esige che una decisione amministrativa che imponga obblighi tributari supplementari venga annullata laddove il soggetto passivo non abbia avuto la facoltà di accedere al fascicolo amministrativo e se il procedimento sarebbe potuto giungere a un risultato diverso.

Causa C‑41/19 FX/GZA - Sentenza della Corte di giustizia (Terza sezione) del 4 giugno 2020: SLSG, cooperazione giudiziaria in materia civile. Ai sensi del regolamento (CE) 4/2009, il giudice dello stato membro dell’esecuzione deve considerarsi competente a decidere sulla ricevibilità e sul merito dell’opposizione del debitore all’esecuzione di un credito alimentare accertato dal giudice dello stato membro d’origine.

 

MAGGIO

CAUSA C-641/18 - LG e altri / Rina SpA e Ente Registro Italiano Navale – Sentenza della Corte di Giustizia del 7 maggio 2020 – Le vittime di un naufragio di una nave battente bandiera panamense possano adire i giudici italiani con un’azione di responsabilità contro gli organismi italiani che hanno classificato e certificato tale nave.

COMUNICATO STAMPA n. 58/20 dell’8 maggio 2020 – In commento alla sentenza della Corte costituzionale tedesca del 5 maggio 2020 vertente sul programma PSPP della BCE, la Corte di Giustizia ribadisce di essere l’unica Istituzione competente ad interpretare e garantire l’applicazione uniforme del diritto dell’Unione.

CAUSE T-607/17, T-716/17, e T-8/18 - Volotea/Commissione, Germanwings / Commissione, easyJet/Commissione – Aiuti di Stato- Il regime di sostegno istituito, in Italia, dalla Regione Sardegna ai fini dello sviluppo del trasporto aereo costituiva un aiuto di Stato concesso non già alle società di gestione dei principali aeroporti sardi (Alghero, Cagliari-Elmas e Olbia), bensì alle compagnie aeree che sono tenute a rimborsare gli aiuti ricevuti

 

APRILE

CAUSE riunite C-715/17, C-718/17 e C-719/17 – Commissione Europea / Polonia, Ungheria e Repubblica ceca - Sentenza della Corte di Giustizia del 2 aprile 2020 - Spazio di libertà, sicurezza e giustizia - Meccanismo temporaneo di ricollocazione dei richiedenti protezione internazionale.

CAUSA C‑329/19 - Condominio di Milano (Via Meda) / Eurothermo SpA - Sentenza della Corte di Giustizia (Prima Sezione) del 2 aprile 2020: direttiva 93/13/CEE – nozione di consumatore- Le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori non ostano a una giurisprudenza nazionale che interpreti la normativa di recepimento della direttiva nel diritto interno in modo che le norme a tutela dei consumatori che essa contiene siano applicabili anche a un contratto concluso con un professionista da un soggetto giuridico quale il condominio, anche se tale soggetto giuridico non rientra nell’ambito di applicazione della suddetta direttiva.

CAUSA C-830/18 - Landkreis Südliche Weinstraße / P.F. e altri - Sentenza della Corte di Giustizia (Nona Sezione) del 2 aprile 2020: Libera circolazione dei lavoratori - Costituisce una discriminazione indiretta una misura che subordini il rimborso delle spese di trasporto scolastico alla condizione della residenza nel “Land” interessato.

CAUSA C-670/18 - Co. / Comune di Gesturi - Sentenza della Corte di Giustizia (Ottava Sezione) del 2 aprile 2020: Politica Sociale - Una disparità di trattamento in ragione dell’età non costituisce discriminazione qualora sia oggettivamente e ragionevolmente giustificata da una finalità legittima ed i mezzi siano appropriati e necessari.

CAUSA C-897/19 – I.N. / Ruska Federacija - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 2 aprile 2020: Uno Stato membro, quando deve statuire su una domanda di estradizione di uno Stato terzo riguardante un cittadino di uno Stato dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) e parte dell’accordo sullo Spazio economico europeo (SEE), è tenuto a verificare che tale cittadino non sarà sottoposto alla pena di morte, a tortura oppure a pene o a trattamenti inumani o degradanti.

CAUSA C-507/18 NH / Associazione Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford - Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 23 aprile 2020: Le dichiarazioni omofobe costituiscono una discriminazione in materia di occupazione e di lavoro se pronunciate da chi esercita, o può essere percepito come capace di esercitare, un’influenza determinante sulla politica di assunzioni di un datore di lavoro

CAUSA C-28/19 Ryanair Ltd e a./Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Antitrust e a. -Sentenza della Corte di Giustizia del 23 aprile 2020 – pratica commerciale scorretta- gli oneri connessi al check-in dei passeggeri il cui pagamento non può essere evitato, l’imposta sul valore aggiunto (IVA) applicata alle tariffe dei voli nazionali nonché la tariffa amministrativa per gli acquisti effettuati con una carta di credito diversa da quella prescelta dal vettore aereo costituiscono elementi di prezzo inevitabili e prevedibili e pertanto devono essere indicati nella pubblicazione delle offerte di prezzo su Internet.

CAUSE RIUNITE C-168/19 e C-169/19 – HB e IC / INPS - Sentenza della Corte di Giustizia (Ottava Sezione) del 30 aprile 2020 - Un trattamento tributario derivante da una convenzione bilaterale fra Stati membri volta a prevenire la doppia imposizione, non costituisce una discriminazione o un ostacolo alla libera circolazione dei cittadini.

 

MARZO

CAUSA C34/19 - Telecom Italia / Ministero dello Sviluppo Economico Sentenza della Corte di Giustizia (Prima Sezione) del 4 marzo 2020 - Ravvicinamento delle legislazioni – Decisione avente autorità di cosa giudicata e possibilità di ottenere un risarcimento per diritti lesi a causa di una violazione del diritto dell’Unione.

CAUSA C511/17 - Lintner / UniCredit Bank Hungary - Sentenza della Corte di Giustizia (Terza Sezione) dell’11 marzo 2020: Tutela dei consumatori – Il giudice nazionale non è tenuto ad esaminare d’ufficio il carattere eventualmente abusivo di altre clausole non impugnate dal consumatore, ma solo quelle connesse all’oggetto della controversia.

CAUSA C314/18 – Paesi Bassi / S.F. - Sentenza della Corte di Giustizia (Quarta Sezione) del 11 marzo 2020: Mandato d’arresto europeo – La consegna subordinata alla condizione che la persona interessata sia rinviata nello Stato membro di esecuzione per scontarvi la pena o la misura di sicurezza eventualmente pronunciate nei suoi confronti nello Stato membro di emissione deve avvenire non appena la suddetta decisione di condanna sia divenuta definitiva, a meno che motivi concreti relativi al

rispetto dei diritti della difesa della persona interessata o alla buona amministrazione della giustizia rendano indispensabile la presenza di tale persona in detto Stato.

 

FEBBRAIO

CAUSE riunite C-515/17 e C-561/17 - Uniwersytet Wrocławski e Polonia / REA (Agenzia esecutiva per la ricerca) Sentenza della Corte di Giustizia (Grande Sezione) del 4 febbraio 2020 – Requisito di indipendenza di un avvocato che rappresenta un’Università presso la quale ha un contratto di docenza.

CAUSA C384/18 - Commissione Europea / Regno del Belgio - Sentenza della Corte di Giustizia (Quarta Sezione) del 27 febbraio 2020: Inadempimento di uno Stato – Il divieto assoluto per un contabile di esercitare contestualmente attività diverse dalla sua professione rappresenta un ostacolo alla libertà di stabilimento.

 

DICEMBRE

CAUSA C-311/18 Facebook Ireland e Schrems - Conclusioni dell'Avvocato generale del 19 dicembre 1019 - Ravvicinamento delle legislazioni- secondo l’avvocato generale Saugmandsgaard Øe, è valida la decisione 2010/87/UE della Commissione sulle clausole contrattuali tipo per il trasferimento di dati personali a incaricati del trattamento stabiliti in Paesi terzi

OTTOBRE

CAUSA C-692/17 Sentenza della Corte (Seconda Sezione) del 17 ottobre 2019 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Supremo Tribunal Administrativo - Portogallo) – Imposta sul valore aggiunto (IVA) – Direttiva 2006/112/CE – Esenzioni – Articolo 135, paragrafo 1, lettere b) e d) – Operazioni relative alla concessione, alla negoziazione nonché alla gestione di crediti – Operazioni relative ai crediti, ad eccezione del recupero di crediti – Cessione a titolo oneroso, in favore di un terzo, di una posizione processuale nell’ambito di un procedimento esecutivo per la riscossione forzata di un credito accertato con decisione del giudice

CAUSA C-128/18: Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 15 ottobre 2019– Esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso nei confronti di Dumitru-Tudor Dorobantu (Rinvio pregiudiziale – Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale – Decisione quadro 2002/584/GAI – Mandato d’arresto europeo – Motivi di rifiuto di esecuzione – Articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Divieto di trattamenti inumani o degradanti – Condizioni di detenzione nello Stato membro emittente – Valutazione da parte dell’autorità giudiziaria dell’esecuzione) - Vedi articolo La definizione di autorità giudiziaria emittente in materia di mandato d’arresto europeo alla luce della recente giurisprudenza della Corte di Giustizia UE - di Margherita Ianco

CAUSA C-692/17 Sentenza della Corte (Seconda Sezione) del 17 ottobre 2019 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Supremo Tribunal Administrativo - Portogallo) – Imposta sul valore aggiunto (IVA) – Direttiva 2006/112/CE – Esenzioni – Articolo 135, paragrafo 1, lettere b) e d) – Operazioni relative alla concessione, alla negoziazione nonché alla gestione di crediti – Operazioni relative ai crediti, ad eccezione del recupero di crediti – Cessione a titolo oneroso, in favore di un terzo, di una posizione processuale nell’ambito di un procedimento esecutivo per la riscossione forzata di un credito accertato con decisione del giudice

CAUSA C-128/18: Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 15 ottobre 2019– Esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso nei confronti di Dumitru-Tudor Dorobantu (Rinvio pregiudiziale – Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale – Decisione quadro 2002/584/GAI – Mandato d’arresto europeo – Motivi di rifiuto di esecuzione – Articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Divieto di trattamenti inumani o degradanti – Condizioni di detenzione nello Stato membro emittente – Valutazione da parte dell’autorità giudiziaria dell’esecuzione) - Vedi articolo La definizione di autorità giudiziaria emittente in materia di mandato d’arresto europeo alla luce della recente giurisprudenza della Corte di Giustizia UE - di Margherita Ianco

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