Compiti e funzioni
Il decreto legislativo n. 25 del 2006 (Istituzione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e nuova disciplina dei Consigli giudiziari), in attuazione della legge di riforma dell'ordinamento giudiziario (legge 150/2005), ha previsto per la prima volta che del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione (organismo di nuova istituzione) e dei Consigli giudiziari istituiti presso ogni Corte di Appello, facessero parte anche gli avvocati.
Del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione fa parte, come componente di diritto, il presidente del Consiglio nazionale forense e un avvocato designato dallo stesso CNF tra gli avvocati con almeno 20 anni di esercizio effettivo della professione e iscritto da almeno cinque anni nell'Albo degli avvocati cassazionisti.
I Consigli Giudiziari si qualificano come organi territoriali dell’autogoverno; svolgono una attività consultiva nei confronti del C.S.M., redigendo pareri relativi alla progressione di carriera, al cambio di funzioni e ad altre evenienze della vita professionale dei magistrati. Oltre a ciò, i Consigli Giudiziari svolgono attività istruttoria nell’ambito dei procedimenti relativi alla magistratura onoraria. Con riguardo alla composizione dell’organo, va rilevata la variabilità del numero dei componenti in ragione dell’organico magistratuale del distretto: integrano il C.G. tre avvocati ed un professore universitario in materie giuridiche nei distretti con organico maggiore di 350 magistrati; due avvocati ed un professore nei distretti con organico minore di 350 magistrati.
Nel novembre del 2009, il Consiglio nazionale forense ha raccolto in un Libro bianco sull'effettiva partecipazione dell'avvocatura ai Consigli giudiziari l'esperienza maturata nel primo anno di attuazione della legge. Nel settembre 2011 è stato edito un "vademecum sui Consigli Giudiziari" messo a disposizione dei COA, della Componente laica dei Consigli giudiziari ed offerto alla componente togata.
Nel mese di aprile 2012, in occasione dell'ultimo rinnovo dei Consigli giudiziari presso le 26 Corti d'Appello, il Consiglio nazionale forense ha effettuato una seconda ristampa del Vademecum, aggiornata con la normativa più recente ed approfondita nelle tematiche di maggior interesse.