Professioni, Mascherin (CNF) a de Raho: “Avvocatura è motore legalità”
“Le affermazioni del procuratore nazionale Antimafia Cafiero de Raho si prestano a diverse interpretazioni, di certo però difettano di un riconoscimento a tutti quei professionisti che esercitano con scrupolo e rigore morale la propria attività, come gli avvocati, ma non solo”.
Lo afferma il presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin, riferendosi alle dichiarazioni sui professionisti rese dal procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho dal palco del 54/esimo congresso del Notariato.
“Dire che costoro sono la grande maggioranza è dire poco - prosegue Mascherin - in realtà sono la quasi totalità e le eccezioni negative sono pochissime, come in tutte le categorie, nessuna esclusa. I professionisti che operano nel mondo del diritto, peraltro, si trovano a doversi giornalmente disimpegnare tra fiumi di interventi legislativi non coordinati, che a loro volta danno vita a interpretazioni giudiziali le più disparate, e anche per questo se non vi fosse una categoria di avvocati seri, preparati e deontologicamente rigorosi, il nostro sistema economico e imprenditoriale sarebbe completamente nelle mani di chi è in grado di sfruttare le inefficienze del nostro sistema Stato”.
“Conosco le capacità del procuratore de Raho - conclude il presidente del Consiglio nazionale forense - a cui nulla vi è da insegnare, se non di svolgere compiutamente il suo pensiero quando si riferisce al mondo delle professioni legali, che non può che essere quello del massimo rispetto e considerazione. Del resto se così non fosse credo che sarebbe il primo a cambiare mestiere, non si può operare in uno Stato di diritto a favore della legalità se non essendo consapevoli che i diritti fondamentali e il principio di legalità hanno sempre avuto, hanno e sempre avranno un motore generoso e inesauribile nella avvocatura, la cui storia parla da sola, e grazie alle battaglie della quale per prima la magistratura può godere di autonomia e indipendenza”.