XXXV Congresso forense, conferenza stampa nazionale
«Ci auguriamo che il Congresso sia prima di tutto un’occasione di condivisione e riflessione, ancor prima di discussione. Per l’Avvocatura è il momento del cambiamento: sia rispetto al nostro ruolo all’interno del processo, che alcuni interventi tendono a limitare, sia fuori del processo».
Lo ha detto la presidente del CNF Maria Masi intervenendo oggi, presso la sede del Consiglio Nazionale Forense a Roma (Via del Governo Vecchio 3), alla conferenza stampa di presentazione del XXXV Congresso Nazionale Forense in programma a Lecce dal 6 all’8 ottobre.
«Gli effetti delle riforme approvate - ha spiegato la presidente CNF Masi - in taluni casi sono penalizzanti perché comprimono il diritto di difesa. Poi c’è un ulteriore aspetto, in questo caso da approfondire, rispetto alla figura dell’avvocato che può contribuire a una funzione più ampia di quella giurisdizionale». Masi, infatti, sottolinea: «La professione oggi è composta da donne e uomini quasi in egual misura, e crescono i giovani e gli under 50. Chi ha la responsabilità di guidare l’Avvocatura ha quindi anche un compito delicato: indirizzare la professione, anche scegliendo percorsi paralleli alla giurisdizione ordinaria in cui la nostra competenza può essere messa a disposizione. Da qui l’importanza della riflessione: dobbiamo aver chiara la nostra identità, quali sono i principi inderogabili ma anche gli ambiti che possono essere percorsi. In questo senso anche le nuove tecnologie e l’Intelligenza Artificiale possono essere un‘opportunità che non possiamo più ignorare o trascurare, perché sarebbe un atto di scarsa diligenza e intelligenza».
Alla conferenza stampa ha poi preso la parola il tesoriere del CNF Giuseppe Iacona che ha aggiunto: «Questo congresso è importante perché capita in un periodo di profondi cambiamenti sociali con un nuovo protagonismo anche della tecnologia che tende a modificare il ruolo dell’Avvocatura e di ciascuno di noi - ha aggiunto il tesoriere del CNF Iacona - purtroppo sappiamo che la giustizia non funziona bene, e ciò che finora è stato messo in campo sul piano delle riforme non riesce a superare queste difficoltà. Senza interventi strutturali o l’aumento di personale nessun intervento funzionerà. Il Congresso di Lecce ospiterà 675 delegati e 800 congressisti da tutta Italia, pari donne e uomini, tanti giovani. Soprattutto rispetto a quest’ultimi abbiamo un dovere: valorizzarli».
Il trentacinquesimo Congresso nazionale forense affronterà i seguenti temi: un nuovo ordinamento per un’Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali; l’attuazione delle riforme e gli effetti, anche economici, sull’esercizio della professione; il ruolo e le nuove competenze degli avvocati nell’automazione dell’organizzazione e della decisione giudiziaria.
Sono intervenuti: Avv. Maria Masi, presidente del Consiglio Nazionale Forense; Avv. Giuseppe Gaetano Iacona, tesoriere del Consiglio Nazionale Forense; Avv. Sergio Paparo, coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense; Avv. Nicolino Zaffina, consigliere del Consiglio di amministrazione della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense; Avv. Antonio Tommaso De Mauro, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce.
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