Circ. 10-C-2010: NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO - OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMITATO DI SICUREZZA FINANZIARIA PRESSO IL MINISTERO DELL'ECONOMIA
Cari Presidenti e Cari Amici,
con circolare n. 24-C/2009 del 15 ottobre 2009 il Consiglio nazionale ha informato i Consigli dell’ordine degli avvocati dell’adozione delle disposizioni correttive della vigente normativa primaria in materia di obblighi antiriciclaggio (decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231) [1] , inviando un approfondimento realizzato dall’Ufficio studi in merito alla esatta delimitazione degli obblighi gravanti sui Consigli dell’ordine, in attuazione della “Terza direttiva antiriciclaggio”.
Tra questi obblighi, come segnalato nell’approfondimento di cui sopra, vi è anche quello di cui all’art. 9, comma 6, d. lgsl. 231/2007, come modificato dall’art. 4, d. lgsl. 25 settembre 2009, n. 151:
”6. Le autorità di vigilanza di settore, le amministrazioni interessate, e gli ordini professionali nell’ambito dell’esercizio delle loro funzioni istituzionali informano la UIF delle ipotesi di violazione delle disposizioni del presente decreto che potrebbero essere correlate a riciclaggio o finanziamento del terrorismo rilevate nei confronti dei soggetti di cui agli articoli 10, comma 2, 11, 12, 13 e 14”.
Il riferimento alle funzioni istituzionali proprie dell’ente indica che, non essendo stati attribuiti ulteriori poteri ispettivi, informativi e di controllo sugli iscritti, tale obbligo debba ritenersi pertinente all’esercizio della funzione disciplinare: ove l’ordine, nel corso dell’esercizio della funzione disciplinare, rilevi una violazione delle disposizioni antiriciclaggio, è tenuto ad informarne l’UIF.
Pertanto, ai fini del rispetto dell’obbligo di cui all’art. 5, comma 3, lett. b) [2] , come specificamente richiesto dal Comitato di sicurezza finanziaria presso il Ministero dell’economia con nota del 18 febbraio 2010, prot. 14561, si chiede di voler comunicare a questo Consiglio nazionale gli elementi relativi alle eventuali informative effettuate all’UIF nel corso dell’anno 2009.
Per completezza, si richiede anche di voler segnalare eventuali iniziative di carattere formativo e culturale relative alla disciplina antiriciclaggio organizzate a beneficio degli iscritti nell’anno 2009.
Il Consiglio nazionale raccoglierà le risposte pervenute e le inoltrerà al Comitato di sicurezza finanziaria presso il Ministero dell’economia entro il 30 marzo 2010.
Si prega pertanto di voler fornire le informazioni richieste al più presto possibile, e comunque entro il 24 marzo p.v.
Con i più cordiali saluti.
avv. prof. Guido Alpa[1] Nella circolare si segnalava come ormai prossimo alla pubblicazione il decreto legislativo che poi ha assunto i seguenti estremi: decreto legislativo 25 settembre 2009 , n. 151, recante “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 21novembre 2007, n. 231, recante attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, nonché della direttiva 2006/70/CE che reca misure di esecuzione”.
[2] “3. Ferme restando le competenze di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109, il Comitato di sicurezza finanziaria svolge le seguenti attività:
(…)
b) entro il 30 maggio di ogni anno presenta al Ministro dell'economia e delle finanze una relazione contenente la valutazione dell'attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e proposte dirette a renderla più efficace. A tale fine la UIF, le autorità di vigilanza di settore, le amministrazioni interessate, gli ordini professionali, la Guardia di finanza e la DIA forniscono, entro il 30 marzo di ogni anno, i dati statistici e le informazioni sulle attività rispettivamente svolte, nell'anno solare precedente, nell'ambito delle funzioni di vigilanza e controllo. In particolare, è compito dell'UIF indicare, quanto meno, il numero di segnalazioni di operazioni sospette ricevute e il seguito dato a tali segnalazioni; è compito della Guardia di finanza e della DIA indicare, quanto meno, il numero di casi investigati; è compito del Ministero della giustizia indicare, quanto meno, il numero di persone perseguite, di persone condannate per reati di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo e gli importi dei beni congelati, sequestrati o confiscati, ai sensi del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109”.